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Cronaca

Arti Marziali, il Sindaco Dipiazza incontra una delegazione della Fijlkam

Durante l'incontro è stato presentato al il nuovo volume "Il judo a Trieste. Storie dell'altro secolo", di Claudio Novajolli, e di cui lo stesso Dipiazza ha firmato la prefazione

Gli alti valori sportivi, etici e spirituali delle arti marziali, ma anche, in questa luce, le gloriose vicende di queste discipline nel contesto della nostra storia locale, particolarmente nel periodo che va dal secondo dopoguerra a oggi, sono stati rievocati ieri pomeriggio nel Salotto Azzurro del Municipio nel corso di un incontro tra il Sindaco Roberto Dipiazza e una delegazione della FIJLKAM - Federazione Italiana Judo Lotta Karate e Arti Marziali, in occasione della presentazione al primo cittadino del nuovo volume "Il judo a Trieste. Storie dell'altro secolo", di Claudio Novajolli, e di cui lo stesso Dipiazza ha firmato la prefazione.

Presenti, accanto al curatore del libro, i nuovi vertici regionale e locale della FIJLKAM, rispettivamente Claudio Valentini, karateka triestino e neopresidente regionale, e Pierluigi Barbieri, neo-delegato per Trieste. Con essi Enzo de Denaro, judoka triestino 7° dan, past president regionale e componente della Giunta del CONI FVG, nonché tecnico della più numerosa società FIJLKAM d'Italia, con sede a Udine; e ancora Palmiro Gaio, 83 anni, maestro di judo 8° dan, veronese ma a Trieste fin dagli anni '60, ora Presidente onorario regionale della Federazione, e Raffaele Toniolo, 6° dan, veneto-piemontese, tecnico della Società Ginnastica Triestina e già Direttore Tecnico della Nazionale italiana di Judo, ora Presidente della Commissione Nazionale Attività Giovanile FIJLKAM.

Ha introdotto Barbieri illustrando brevemente le attività sociali, in avvio del nuovo “quadriennio olimpico” e anche in vista e quindi già in preparazione alle Olimpiadi di Tokyo del 2020. Attività che vedono a Trieste – hanno precisato i graditi ospiti al Sindaco – cimentarsi nelle arti marziali ben 1200 iscritti alle oltre dieci società presenti.

Una diffusione questa e un “gradimento” che non sono da ritenersi per nulla “casuali” nella nostra città, ma che, al contrario, trovano le loro robuste radici – come è stato spiegato subito dopo presentando il libro – in una lunga storia, tipicamente triestina, anch'essa risalente – come molte altre particolarità nostrane – ai tempi dell'immediato secondo dopoguerra, del Governo Militare Alleato (GMA) e del Territorio Libero di Trieste, quando gli anglo-americani, costituendo la Forza di Polizia della Venezia Giulia, nota anche come Polizia Civile, quale organo di vigilanza e mantenimento dell'ordine pubblico e arruolandovi moltissimi elementi locali, triestini e sloveni del territorio, istituirono anche – novità per l'epoca – oltre a un corpo di Polizia Femminile anche i corsi di difesa personale ispirati alle arti marziali. Così molti “cerini” (tipico appellativo scherzoso per designare i membri della Polizia Civile) iniziarono ad apprendere queste preziose tecniche di difesa e molti triestini via via vi si appassionarono fino a raggiungere gli alti numeri che contraddistinguono oggi gli judoka e i karateka della nostra città come pure i seguaci delle nuove arti asiatiche, russe o sudamericane. Una storia dunque questa abbastanza originale e piuttosto diversa da quella del resto d'Italia dove le attività, avviate già nel 1902 con la Federazione Atletica Italiana, poi divenuta nel 1933 Federazione Italiana Atletica Pesante, si incentravano però essenzialmente nella lotta greco-romana e nel sollevamento pesi, e solo nel 1974, ben dopo le summenzionate esperienze triestine, vi venne introdotto per la prima volta il Judo.

Tutte queste vicende trovano precisi riscontri nel bel volumetto di Novajolli che, ricchissimo di immagini delle società e delle squadre dei decenni trascorsi, costituisce anche una testimonianza sulla storia stessa della città e dei suoi campioni sportivi. Come il maestro Palmiro Gaio, particolarmente “omaggiato” ieri in Municipio, non solo per la sua bella età, ma per essere stato un pioniere del judo triestino.

Il Sindaco Dipiazza si è vivamente complimentato con i dirigenti della FIJLKAM per le attività e i successi trascorsi e attuali, segno di una notevole forza sportiva e organizzativa, e per la piena riuscita di questo significativo sforzo editoriale. E in tal senso, ai fini di una ancor più grande conoscenza e divulgazione delle attività e dello spirito di queste discipline, ha anche lanciato la proposta di una grande manifestazione sportiva, una sorta di Giornata delle Arti Marziali triestine, da realizzarsi in un sito di massima visibilità cittadina, magari nello scenario ineguagliabile di piazza dell'Unità.

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