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Cronaca

Arvedi risponde a Serracchiani e "smentisce" Crepaldi: «Malinteso sulla chiusura dell'area a caldo»

Siderurgica triestina ha immediatamente chiarito che «l'intenzione di questa azienda è di produrre ghisa fino a quando sarà possibile»

Dopo l'incontro avuto in mattinata con il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza e comitati e associaizoni ambientaliste in presidio in piazza Unità davanti il palazzo della Regione, la presidente Fvg Debora Serracchiani ha voluto vederci chiaro sulla presunta affermazione del vescovo Gianpaolo Crepaldi secondo cui «lo stesso Arvedi sarebbe intenzionato a chiudere l'area a caldo poichè incompatibile con la città». Un'affermazione forte riportata indirettamente dai cittadini che il prelato ha incontrato dopo la visita allo stabilimento di Servola; affermazione, va detto, che comitati e associaizoni (circa 15 rappresentanti presenti) dicono di poter provare, ma che mai è stata ufficialmente esposta pubblicamente da Crepaldi.

Ecco dunque l'incertezza e la richiesta di chirimenti da parte della presidente Serracchiani al cavaliere Giovanni Arvedi: «Siderurgica Triestina, in relazione alla lettera ricevuta in data odierna dalla presidente della Regione, rileva con stupore come si sia generato uno spiacevole malinteso sulla presunta disponibilità di procedere alla chiusura dell’area a caldo - risponde la società -. Si ribadisce quanto affermato in ogni circostanza: è intenzione di questa azienda produrre ghisa fino a quando sarà possibile, nel rispetto di tutte le normative ambientali e con tutti gli interventi impiantistici già programmati per i prossimi mesi».

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