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Cronaca

Pullman dalla Serbia a Trieste, le associazioni della comunità alzano la voce contro i trasgressori

L'appello delle associazioni della comunità serba: "Rispettate tutte le decisioni e le regole di condotta"

A seguito della notizia dell'arrivo di pullman dalla Serbia non sottoposti ad alcun controllo nonostante la chiusura da parte delle autorità italiane ai cittadini provenienti dal Paese balcanico, si sono registrate dure prese di posizione da parte del parroco di San Spiridione Raško Radović e richiami ad un maggiore senso di responsabilità per voce di alcune associazioni. Ultima in ordine di tempo è la lettera inviata dall' Associazione Cultura Serba "Skud Pontes - Mostovi", che chiede ai propri concittadini di rispettare le normative italiane in materia di contenimento dell'emergenza sanitaria. "Chiediamo a tutti i concittadini e connazionali - scrive in un post su Facebook -, in particolare ai nostri membri, loro genitori e amici dell'associazione, di continuare a rispettare tutte le decisioni e le regole di condotta su questo virus pandemico. Al fine di essere sani per il prossimo inizio delle attività, dobbiamo preservare la nostra salute personale e quindi le nostre intere comunità a Trieste".

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