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L’assoluzione / Isontino

Assolti due imprenditori dopo le accuse per furto di sabbia a Grado

È stato il giudice monocratico Marcello Coppari del Tribunale di Gorizia ad assolvere gli imprenditori, perchè il fatto non sussiste

GRADO - Assolti due imprenditori che nel 2016 erano stati accusati di furto aggravato per uno sbancamento di sabbia non autorizzato, per un totale di 4mila metri cubi. In quell'occasione erano stati equestrati oltre 1.000 metri di spiaggia e materiale per 500mila euro.

Si tratta di Antonio Bruseghin e Alessandro Pegorini, rispettivamente amministratore unico e direttore tecnico della Isonzo Costruzioni Srl di San Pier D`Isonzo, che nel 2016 erano stati accusati di furto aggravato di beni demaniali nell’ambito dell’attività di ripascimento del litorale di Grado in concessione demaniale alla società Git Spa. È stato il giudice monocratico Marcello Coppari del Tribunale di Gorizia ad assolvere gli imprenditori, perchè il fatto non sussiste. Antonio Bruseghin e Alessandro Pegorini sono stati assistiti dall'avvocato Giovanni Borgna del Foro di Trieste.

I carabinieri intervenuti all’epoca dei fatti, il personale della Git Grado Impianti turistici Spa e di Costruzioni Isonzo Srl, aveva prelevato con dei mezzi dei volumi di sabbia dal tratto di mare di fronte alla concessione demaniale della Git, per spostarli in cumuli lungo il tratto di pertinenza in assenza dei titoli autorizzativi. La Procura della Repubblica di Gorizia aveva contestato il furto aggravato della sabbia.

Il Tribunale di Gorizia, con sentenza del 25 maggio scorso, ha assolto gli imputati per la prescrizione dei reati edilizi e paesaggistici, inerenti la mancanza di autorizzazioni alla movimentazione della sabbia e, riguardo al presunto furto di sabbia, perché il fatto non sussiste.

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