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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Situazione covid

Il virus corre ma ricoveri e decessi resistono, Riccardi: "Continuare a spingere sui vaccini"

Presentate questa mattina le analisi effettuate dalla direzione centrale Salute della Regione e dai tre dipartimenti di Prevenzione. Riccardi: "Con questi numeri il tracciamento non è possibile"

Ottomila casi in più rispetto un anno fa. Ricoveri leggermente aumentati rispetto a una settimana fa in area medica e stabili gli accessi che riguardano le terapie intensive. E' questo il quadro epidemiologico emerso dalle analisi effettuate dalla direzione centrale Salute della Regione e dai tre dipartimenti di Prevenzione, presentate nella mattinata di oggi nel corso di una conferenza stampa.  Numeri che vanno presi in considerazione in virtù di una rapida crescita che, come spiegato dalla dott.ssa Breda, "con questa incidenza renderebbe molto difficile il contenimento nel territorio. Sarebbe necessario fare cambio di strategia e predisporre ulteriori risorse agli ospedali".

I dati

Per quanto concerne l'indice Rt e l'incidenza sia Trieste che Gorizia rimangono in fase di rapido e sensibile aumento. Il numero dei positivi da focolai nelle scuole giuliane e isontine è in ulteriore flessione (probabilmente a causa delle vacanze natalizie), mentre il numero dei positivi delle residenze per anziani è sostanzialmente stabile. Attualmente sono molto numerosi i focolai familiari, ma è triplicato il numero dei casi non apparentemente riconducibili a focolai noti (3321), a sottolineare una scarsa efficacia del sistema di tracciamento.

Le criticità

A causa dell'importante aumento dei contagi, sono diverse le criticità riscontrate dall'Azienda Sanitaria: ritardo della presa in carico dei positivi e contatti, del prelievo e refertazione dei tamponi e del rilascio dei provvedimenti di isolamento e quarantena. Per far fronte a queste problematiche, oltre a provvedere ad implementare il personale amministrativo di supporto all’attività sanitaria, l'Azienda comunica di aver stipulato un accordo con una società che si occupa di call center in ambito sanitario che si occuperà del recupero e la gestione dei casi positivi non ancora in carico. E' stato inoltre esteso l'accordo con l'Università degli Studi di Trieste che permette ai medici specializzandi di svolgere, oltre alle vaccinazioni, anche attività di CT.

Campagna vaccinale

Rimane inoltre l'urgenza di implementare la richiesta dei vaccini. "La scelta del governo di rendere il vaccino obbligatorio per gli over 50 è un segno importante - ha commentato il vicegovernatore Riccardi - Dobbiamo rafforzare la richiesta della terza dose: tra personale scolastico e operatori sanitari l'adesione è limitata. I dati ci dicono oggi complessivamente stimiamo circa 30mila gli operatori della sanità e della scuola che non hanno prenotato la terza dose".

"Siamo chiamati a un lavoro imponente. In particolare a chi ogni giorno fa polemiche strumentali è bene ricordare che in un anno
sono state somministrate quasi 2 milioni e mezzo di dosi. Soltanto a dicembre - ha detto Riccardi - abbiamo vaccinato 300mila persone. Se sono circa 900mila quelle da richiamare, vuol dire che in tre mesi dobbiamo fare il doppio rispetto quanto fatto alla velocità del 2021". "In questo momento i dati sulla circolazione del virus sono molto alti e la domanda ospedaliera inizia a essere importante. Va sottolineato con forza però che la differenza fra i livelli di infezione e la necessità di curare le persone in ospedale è decisamente più bassa rispetto a quando non avevamo a disposizione il vaccino. Dobbiamo continuare a spingere le persone ad andare a vaccinarsi".

Ancora pandemia?

Il vicegovernatore ha quindi voluto soffermarsi sulla situazione globale della pandemia: "Il vero nodo di oggi è capire se siamo ancora nel bel mezzo di una pandemia o possiamo parlare di fase endemica. Il tracciamento con questi numeri è impossibile. Dobbiamo stabilire se le persone lievemente sintomatiche possono rientrare nella pandemia o meno. Se sì, dobbiamo continuare con le misure che abbiamo messo in campo, altrimenti possiamo modificarle e porre condizioni diverse, come sta già succedendo, per esempio, con l'eliminazione della quarantena per i vaccinati con terza dose o due dosi da meno di 120 giorni".

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