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Cronaca

Edilizia, Santoro: «Abbiamo dovere garantire stesso trattamento per 27.000 faliglie negli alloggi Ater»

L'assessore regionale all'Edilizia, Mariagrazia Santoro, a margine della presentazione del bilancio sociale delle cinque Ater regionali

La nuova legge sulla casa (legge 1/2016), che ha riformato le politiche abitative per sostenere l'accesso ad un alloggio adeguato, in locazione o in proprietà, in particolare alle fasce deboli della popolazione, e contestualmente ha riordinato le Aziende territoriali per l'edilizia residenziale Ater, sta iniziando a dispiegare i suoi effetti positivi.

Lo ha rilevato l'assessore regionale all'Edilizia, Mariagrazia Santoro, a margine della presentazione, oggi a Trieste, del bilancio sociale delle cinque Ater regionali di Trieste, Udine, Gorizia, Pordenone e dell'Alto Friuli. Ribadendo il valore primario del diritto all'abitazione quale fattore fondamentale di inclusione, di coesione sociale e di qualità della vita, l'assessore ha sottolineato che la Regione continua a sostenere gli affitti, per chi non riesce a pagarli (8,1 milioni nel 2016); interviene nei casi di morosità incolpevole, a seguito della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare; e ha ricordato che mentre si sta mettendo a punto il regolamento per l'edilizia convenzionata, lunedì 19 dicembre, è partito il nuovo canale per aiutare, con contributi a fondo perduto, l'acquisto della prima casa. Un sostegno che nel 2016 è stato reso possibile da uno stanziamento di 54 milioni di euro, di cui hanno beneficiato 2800 famiglie.

Riferendosi alle Ater, «protagoniste della riforma delle politiche abitative», Santoro ha quindi messo in evidenza come già dal 2015 le cinque aziende operino in maniera sinergica, per offrire in tutto il territorio regionale pari opportunità di accesso ad un alloggio in affitto, a tempo indeterminato.

«Le Ater si sono messe in gioco, hanno iniziato a lavorare insieme in un rapporto di collaborazione, anche uniformando le modalità di redazione dei documenti contabili.»

«La nostra regione è molto diversa: a Trieste ad esempio vi è un unico condominio con oltre 600 alloggi, in Alto Friuli vi sono 1.200 alloggi sparsi in 35 comuni. Ma ci interessa un sistema unico - ha detto - perché abbiamo il dovere di garantire uniformità di trattamento alle 27 mila famiglie che oggi risiedono in un alloggio gestito dalle Ater.»

11,4 milioni le risorse messe a disposizione delle Ater nel 2016, confermate nel 2017. Risorse a cui, nell'anno in corso, «come risultato della prima attivazione dei tavoli territoriali della casa, istituiti con legge 1/2016, si sono sommati proprio in questo mese di dicembre quasi 14 milioni di euro con i quali abbiamo finanziato interventi di recupero di alloggi da assegnare a chi ne ha diritto: interventi che per la prima volta non derivano da una logica aziendale delle singole Ater ma dal confronto con i territori: un passo in più - ha concluso Santoro - per essere più vicini ai cittadini e più vicino ai luoghi in
cui la domanda di casa si rappresenta.»

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