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Cronaca Piazza Unità d'Italia

Ricevuta in municipio l'autrice de "Il cremlinologo"

Suo padre, l'ambasciatore Thompson, rappresentò gli Stati Uniti nei negoziati che portarono al cosiddetto “Accordo di Trieste” o “Memorandum d'Intesa”, firmato a Londra il 5 ottobre 1954

Nei giorni scorsi il Sindaco Roberto Dipiazza ha incontrato in municipio  la scrittrice e studiosa Sherry Thompson Miller che, con la sorella Jenny Thompson Vujacic, è autrice del volume “The Kremlinologist, Llewellyn E. Thompson, America's Man in Cold War Moscow” (Il Cremlinologo. Llewellyn E. Thompson, l'uomo dell'America nella Mosca della Guerra Fredda), una biografia scritta “a quattro mani” sulla vita e la particolare vicenda del loro padre, l'Ambasciatore Thompson, considerato da molti uno dei più brillanti diplomatici statunitensi del periodo della Guerra Fredda.

La guerra fredda e il confine orientale

Una visita calibrata tutta all'insegna della “grande storia” passata per le nostre terre durante la Seconda guerra mondiale e nell'immediato dopoguerra, e delle vicende, spesso tragiche ma anche emozionanti e misteriose, che coinvolsero Trieste e il “confine orientale”; uno scenario che, anche qui da noi, fu subito e a tutti i livelli appunto quello della “guerra fredda” praticata fra quelle che dal 1945 in poi assursero al ruolo di principali potenze mondiali: USA e URSS. Innumerevoli volumi e film, diversi dei quali ambientati proprio a Trieste, sono stati prodotti nel tempo a raccontare quegli anni complessi e tesi, fino al rischio di un nuovo devastante conflitto fra le due nuove superpotenze. Per quanto riguarda in particolare l'Ambasciatore Llewellyn E. Thompson, egli rappresentò gli Stati Uniti proprio nei negoziati che portarono al cosiddetto “Accordo di Trieste” o “Memorandum d'Intesa”, firmato a Londra il 5 ottobre 1954. Ed ecco riapparire in questa nuova biografia anche la storia integrale di questi negoziati, per noi così importanti, che viene ripercorsa in un capitolo specifico intitolato appunto The Trieste Negotiations (I negoziati di Trieste).

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Il libro

Gli altri capitoli raccontano del lavoro diplomatico di Thompson a Mosca ancora nel corso della guerra con la Germania e per la preparazione delle diverse Conferenze che si avviavano a sancire gli equilibri mondiali dopo la sconfitta del Reich, e poi gli anni di Kruscev e quelli di Johnson in America e della guerra in Vietnam, i trattati per la non proliferazione nucleare, la Guerra dei Sei Giorni in Medio Oriente nel 1967 e molto altro ancora per un totale di quasi 600 interessantissime pagine con molte foto fin qui inedite. Il libro, che è stato pubblicato dalla John Hopkins University Press di Baltimora, è stato oggetto di numerose recensioni molto positive e di recente ha ricevuto una menzione d'onore da parte dell'Accademia Americana della Diplomazia (ulteriori informazioni e un elenco delle numerose recensioni e dei riconoscimenti ricevuti sono disponibili sul sito web delle autrici: www.TheKremlinologist.net ).

Al termine del colloquio Sherry Thompson, anche a nome della sorella e coautrice Jenny impossibilitata a presenziare, e non mancando di sottolineare ancora una volta il grande interesse e dedizione che il padre riservava alla “questione italiana” e triestina in particolare, ha donato una copia del volume al Sindaco Dipiazza che, ringraziando vivamente per la sensibile attenzione, ha ricambiato con il bel libro “Trieste, la città che visse due volte”. Da rilevare ancora – come è stato specificato in chiusura dell'incontro – che le autrici prevedono di far pubblicare prossimamente anche un'edizione tradotta in italiano, stante l'interesse che “The Kremlinologist” può destare nel nostro Paese e a Trieste in particolare.

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