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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Con la sua baby gang terrorizzò Grosseto e provincia, dopo anni preso al confine tra Italia e Slovenia

L'uomo, un cittadino rumeno di 29 anni, è stato fermato dai carabinieri di Aurisina. Negli anni aveva accumulato pene per oltre un anno che ora sconterà nel carcere di via Coroneo a Trieste

Con la sua banda, composta tutta da ragazzini minorenni, aveva seminato il terrore nei giardini pubblici e nei negozi del quartiere. Ogni occasione era propizia per racimolare qualche soldo. E non sfruttavano solo la loro giovanissima età per chiedere l’elemosina. Dopo che un’anziana, impietositasi, aveva lasciato loro qualche monetina, il gruppetto si era addirittura avventato al collo per strapparle la collanina d’oro. In un’altra occasione, con la scusa di chiedere qualcosa da mangiare in un ristorante, il giovane rubava le banconote lasciate come mancia sui tavoli. A volte il suo comportamento poteva sembrare anche educato, perché dopo essersi introdotto furtivamente in un condominio e dopo aver svaligiato diversi appartamenti, all’uscita salutava rispettosamente i condomini e gli teneva la porta aperta cedendo il passo.

La sua giovanissima età non gli aveva impedito di raggiungere una discreta carriera criminale. Poi, dopo anni di riformatorio, spariva dalla circolazione. Adesso quel ragazzino, che dopo anni è diventato uomo, è stato rintracciato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Aurisina. I suoi lineamenti sono cambiati, ma lo spirito è rimasto immutato. E così i militari lo hanno condotto in caserma, dove è riaffiorato tutto il suo passato criminale. L’uomo, un cittadino romeno di 29 anni, era ricercato per un mandato di cattura, dovendo scontare un anno ed un mese di reclusione come cumulo delle pene per tutti i furti compiuti a Grosseto e provincia. Dopo le formalità di rito, i militari lo hanno condotto al carcere del Coroneo, dove sconterà la sua pena.

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