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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Via Roma

“Baby gang” ruba in appartamento e picchia la proprietaria, tra loro una ragazza incinta: arrestati

Poco più che diciottenni e già con precedenti, hanno sottratto beni per un valore di 8mila euro. Alloggiavano in un B&B del centro e sono state rintracciate dalla Squadra Mobile della Questura

Tre fermi di indiziato di delitto eseguiti dalla Polizia di Stato: gli indagati sono sospettati di rapina e furto. Si tratta di tre giovani di origine serba, due dei quali formalmente residenti nel Lazio, in particolare due ragazze, rispettivamente del 2001 e del 2002, gravate da precedenti per reati contro il patrimonio ed un diciottenne, senza fissa dimora, anch’egli con un precedente di polizia per reati contro il patrimonio.

I tre erano giunti a Trieste alcuni giorni fa e alloggiavano in un B&B del centro che utilizzavano come base. Nel pomeriggio di venerdì 30 luglio, le due giovani donne, una delle quali in stato interessante, hanno consumato un furto in un appartamento sito in questa via Ghiberti portando via oltre 8.000 euro in contanti, accessori vari e diversi monili in oro. Mentre stavano per uscire dall’immobile, è giunta la proprietaria dell’appartamento, che è stata picchiata, anche con dei calci sulla pancia, dalle due che erano riuscite a guadagnare la fuga.

Sono scattate subito le ricerche e gli investigatori della Squadra Mobile della Questura, nel corso della mattina di sabato 31 luglio, hanno individuato le due, che si aggiravano per il centro; ad un tratto accedevano ad un immobile di via Roma, dal quale sono uscite furtivamente poco dopo.

Fermate ed identificate, sono state sottoposte a controllo. Immediatamente informato, il P.M. di turno presso la Procura di Trieste ha emesso un decreto di perquisizione che, prontamente eseguito, consentiva di rinvenire, presso il B&B ove alloggiavano e dove era presente il terzo complice, occultati nelle valigie già pronte, monili in oro, denaro in contante anche in valuta estera, telefoni cellulari e accessori vari.

Parte della refurtiva è stata riconosciuta dalla vittima. Si ritiene che i tre possano avere consumato altri furti in questo centro.

Sulla scorta delle prove raccolte, gli indagati – d’intesa con il P.M. procedente – sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto e accompagnati nella locale casa circondariale a disposizione della Procura della Repubblica che coordina le indagini.

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