rotate-mobile
Cronaca San Dorligo della Valle - Dolina

Bandiera dei partigiani "titini" fuori dal comune di San Dorligo

Il sindaco Klun: "Non una mia decisione, verificheremo tra i dipendenti". Casapound: "Uno schifo". Interviene anche il senatore Carlo Giovanardi: "Non può farlo, solo il Tricolore sugli edifici pubblici dei comuni italiani"

Una bandiera dei partigiani sloveni di Jugoslavia viene esposta fuori dal Comune di San Dorligo della Valle il primo maggio, ed è di nuovo polemica. Casapound segnala la bandiera, esposta insieme a quella dell'Italia e dell'Europa, con una foto su Facebook commentando: "Il Sindaco è sostenuto dal centro-sinistra, Partito democratico compreso. Siamo nel 2019 e dobbiamo assistere ancora a questo schifo. La misura è colma". Il caso arriva quindi alla stampa nazionale in un articolo su "Il Giornale", attirando l'attenzione e l'indignazione di esponenti del centrodestra come il senatore di Idea, Popolo e Libertà Carlo Giovanardi. Il sindaco Sandy Klun era già stato contestato per il suo discorso durante la cerimonia del 25 aprile in Risiera di san Sabba, tanto da far intervenire pubblicamente anche il presidente del FVG Fedriga.

Klun: "Non una mia decisione, ma non sfuggo alle mie responsabilità"

Interpellato al telefono Klun dichiara: "Esporre quella bandiera non è stata una mia decisione anche se mi prendo le respondabilità. Adesso la bandiera è stata tolta e verificheremo chi dei dipendenti l'ha appesa. Di solito viene esposta, tra le altre, quella della Repubblica di Slovenia in rappresentanza della minoranza e una volta, quando la Repubblica non c'era, veniva esposta questa bandiera che è stata importante dagli anni 20 al 1945. Veniva vista come un simbolo di liberazione in ricordo dei cittadini del nostro comune che hanno perso la vita combattendo contro il nazifascismo. Mi dispiace se Casapound o chi per loro vuole strumentalizzare questa vicenda, ma io non ne sapevo nulla. Anche il mio discorso il 25 aprile è stato ampiamente strumentalizzato".

Il senatore Giovanardi

Così si è espresso in merito Giovanardi: "Il sindaco di San Dorligo della Valle, che è un comune italiano, dovrebbe sapere che nel 2019 non possono essere né le bandiere nere né quelle rosse né quella della Jugoslavia di Tito a rappresentare sugli edifici pubblici il nostro Paese. Si tratta di una provocazione questa che non deve essere denunciata soltanto dai partiti di estrema destra ma anche da quanti ricordano fulgide figure della Resistenza che combatterono il nazi-fascismo e morirono riconoscendosi nella Bandiera tricolore come simbolo di libertà contro ogni forma di totalitarismo, compreso quello comunista, responsabile nella ex Jugoslavia del massacro, dopo la guerra, non soltanto di migliaia di italiani ma anche di decine di migliaia di sloveni, serbi e croati non allineati con quel regime".

Il sindaco Sandy Klun

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bandiera dei partigiani "titini" fuori dal comune di San Dorligo

TriestePrima è in caricamento