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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Bandiere “filo-titine” al corteo del Primo maggio, Ugl: «Simboli che ricordano dolore e morte»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

A seguito delle polemiche sorte negli ultimi giorni in merito alla comparsa di bandiere “filo-titine” all’interno della manifestazione organizzata a Trieste per la festa dei lavoratori, la UGL Trieste - F.V.G. si dissocia da tale evento e precisa di non aver partecipato a tale manifestazione a livello locale, essendo invece presente a Roma alla manifestazione nazionale promossa dalla Confederazione UGL all’EUR sotto il Palazzo della Civiltà e Cultura Italiana. 

«Ci dissociamo nel modo più fermo dalla manifestazione del primo maggio a Trieste». A dichiararlo il Segretario Generale UGL F.V.G., Matteo Cernigoi.

«Mentre chi era a celebrare il lavoro a Roma sotto il Palazzo della Civiltà e Cultura Italiana all’EUR (l’UGL, n.d.r.) qualcuno a Trieste, con tolleranza inaudita degli organizzatori, esponeva vessilli e bandiere infami “filo-titine” a ricordo del male assoluto per Trieste».

«Non pensavamo di doverci pubblicamente dissociare, ma qualcuno ha provato a tirarci in ballo, anche tramite i social-network, per una manifestazione sporcata da fatti che nulla hanno a che vedere con il lavoro, le lavoratrici ed i lavoratori».

«Se la crisi economica tanto dolore sta portando» - conclude il Segretario - «credo sia non solo anacronistico ma inutile e totalmente fuori luogo, riportare dolore e morte nei nostri pensieri»

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