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La segnalazione / Barcola - Gretta

"Arriva la bella stagione, per i barcolani inizia l'incubo", la segnalazione

Pubblichiamo una lunga lettera inviata alla redazione da una residente che da tempo lamenta la scarsa cura, l'assenza di parcheggi e il degrado urbano che si viene a creare tra la zona della pineta e le diverse scalinate di viale Miramare. "Si diventa prigionieri in casa"

"La vita quotidiana dei residenti a Barcola, quelli che non hanno il privilegio di possedere un posto macchina o un garage, diventa un incubo durante tutti i fine settimana di bel tempo e per tutta l’estate. Una marea di persone si riversa sul lungomare con macchine, furgoni, motorini, moto, camper, ape car e chi più ne ha più ne metta.  Il traffico diventa caotico; grovigli di macchine posteggiate a caso creano intrecci di lamiera inestricabili, senza soluzione di continuità. Talvolta diventa impossibile aprire il bagagliaio della propria macchina o eseguire le manovre necessarie per uscire dal posteggio. Si diventa prigionieri in casa". A dirlo è Bruna Giuressi, una lettrice residente a Barcola, che ha inviato una lunga segnalazione alla redazione. Di seguito la parte conclusiva del testo. 

Il racconto

"D’estate c’è l’apoteosi. Se una persona ha l’esigenza di condurre una vita normale: lavoro, spesa, impegni dei figli, cura dei genitori anziani, per esempio, non è in grado di farlo. Anche volendo abbandonare la macchina, prendere l’autobus diventa un’impresa titanica perché la restante parte dei triestini e dei turisti che non hanno usato l’automobile per la gita fuoriporta
arrivano con i mezzi pubblici pigiati come sardine. D’estate, inoltre, i pochi posteggi riservati ai residenti (e pagati dai residenti) sono costantemente occupati da veicoli senza il permesso rilasciato dai vigili urbani. Macchine, furgoni, ape car, vengono utilizzati come magazzini per ombrelloni, tavolini, sdraio e “frigobar” con pannelli solari sul tettuccio e rimangono parcheggiati nello stesso posto per mesi".

Posteggi riservati ai residenti sono sempre occupati

"Sono cabine a quattro ruote che non pagano neanche l’occupazione del suolo pubblico. I servizi igienici non sono sufficienti per la moltitudine di persone quindi, molti fanno i loro bisogni
tra i cespugli o nei posti più appartati. Sulle scale di casa spesso trovo rivoli maleodoranti, assorbenti o persone che scappano tirandosi su i pantaloni. Purtroppo sono incappata in altri incresciosi incontri che preferisco dimenticare. I cassonetti delle immondizie sono insufficienti e la mole di cartacce e bottiglie si riversa ovunque. Quindi mi chiedo: come mai non si prendono provvedimenti adeguati per ridare valore e dignità ad un ambiente urbano e naturale così prezioso per la città? Come mai non si ridefinisce con intelligenza e con spirito innovativo la sua funzione?"

Posteggi a pagamento

"Barcola e il lungomare costituiscono uno spazio unico da dedicare alla “bellezza” del tempo libero per i turisti e per tutti i cittadini che devono essere trattati con dignità. Penso che un primo passo da fare per migliorare la situazione sia la creazione di posteggi a pagamento, come sono stati realizzati sul lungomare di Muggia, nella vicina Capodistria e in tutto il centro città.
Potenziando il trasporto pubblico (magari con veicoli elettrici, utopia?) le persone potrebbero raggiungere la zona senza usare la macchina con un beneficio sia per il traffico sia per l’ambiente. Scomparirebbero i “magazzini” mobili. I soldi ricavati dai posteggi potrebbero essere investiti per la realizzazione di una pista ciclabile degna di questo nome, bagni, bagnini, cestini delle immondizie, le idee possono essere tante, originali, accattivanti. Ritengo che la prospettiva di riqualificazione di questa zona sia un obiettivo di tutti perché fa star meglio tutti. Curare un ambiente pubblico migliora anche le persone che lo vivono perché né diventano orgogliosi ed imparano ad amarlo. Distinti saluti". 

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