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Cronaca

Barcolana: l'operazione tamponi veleggia verso quota 800

Nei primi 128 test analizzati non è stata riscontrata alcuna positività. La soddisfazione di Gialuz

I velisti che nella giornata di oggi 9 ottobre verranno sottoposti al tampone rapido per "staccare" il pass per la 52esima edizione della Barcolana saranno oltre 800. A comunicarlo è la stessa Società Velica Barcola Grignano che nella zona del molo IV in porto vecchio ha messo in piedi, assieme all'Azienda Sanitaria, alla Regione e alla Protezione Civile, una struttura dedicata allo screening dei partecipanti. La misura è obbligatoria per gli equipaggi con più di otto persone e per le persone che provengono dall'estero. 

Operazione tamponi

L'operazione tamponi - che andrà avanti fino alle 19 di domani 10 ottobre - si è resa necessaria a causa dell'emergenza sanitaria in corso che negli ultimi giorni in Friuli Venezia Giulia ha visto crescere sensibilmente il numero dei nuovi contagi (solo ieri 8 ottobre le persone risultate positive sono state 110, di cui 35 richiedenti asilo ospitati nell'ex caserma Cavarzerani di Udine) e non distante dall'andamento del quadro epidemiologico registrato a livello nazionale. 

I primi 128 tamponi: tutti negativi

I primi a sottoporsi al test sono stati i velisti di Portopiccolo Prosecco Doc, con metà dell’equipaggio del supermaxi puntuale all’appuntamento e l’altra metà che verrà sottoposta al test domani. Nella prima ora e mezza dall'avvio dell'operazione, sono stati realizzati 128 test rapidi, senza alcun positivo rilevato. “Ancora una volta - queste le parole del patron di Barcolana, Mitja Gialuz - l’impegno di molte persone, dai volontari alle istituzioni, ha permesso a Barcolana di aprire un percorso". Lo screening sui partecipanti rappresenta una assoluta novità per quanto riguarda le grandi manifestazioni sportive. Le stesse modalità operative sono state utilizzate nella recente edizione della maratona di Londra. 

Barcolana chiede l'aiuto dei velisti

"È stato molto complesso organizzare lo screening: si tratta del primo esempio di una strada da percorrere insieme per rendere sicuri gli eventi e per permettere che si possano realizzare. Chiediamo ai velisti di aiutarci a vincere questa sfida, presentandosi puntuali all’appuntamento e dedicando a questo passaggio il tempo e l’attenzione necessari - ha concluso il numero uno della Svbg - seguendo le istruzioni dei sanitari”

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