Benzina agevolata, sindacati: «Necessaria exit strategy, rischio procedura infrazione europea»
Lo rilevano in una nota Franco Belci, Giovanni Fania, Giacinto Menis, segretari generali Cgil, Cisl, Uil Fvg: «Non è la prima volta che solleviamo la questione delle risorse destinate al regime di benzina agevolata in Fvg. Sappiamo benissimo che la concorrenza con la Slovenia costituisce un grosso problema»
«Non è la prima volta che Cgil, Cisl e Uil sollevano la questione delle risorse destinate al regime di benzina agevolata in Fvg e della loro entità. Sappiamo benissimo che la concorrenza con la Slovenia e con l’Austria costituisce un grosso problema competitivo e comporta preoccupazioni anche per l’occupazione. Ma sappiamo da tempo, come lo sanno la politica e le associazioni di settore, che quel regime è appeso al filo sempre più sottile della procedure di infrazione europea».
Lo rilevano in una nota Franco Belci, Giovanni Fania, Giacinto Menis, segretari generali Cgil, Cisl, Uil Fvg
«Del resto - continua la nota - la necessità di una riflessione complessiva sulla questione della distribuzione, compresa la possibilità di agire sul fronte fiscale attraverso un approfondimento col Governo, è confermata dal paradosso che nel vicino Veneto il prezzo ordinario è più basso e che dunque il provvedimento regionale ha finito per drogare il mercato, riducendo all’osso i vantaggi per il cittadino. In sede di discussione sulla legge finanziaria, nella quale è stata confermata la posta per coprire una parte dell’esercizio finanziario, abbiamo perciò responsabilmente posto la questione di una exit strategy che consenta, con gli approfondimenti e la gradualità necessaria, di evitare che i contraccolpi avvengano in maniera secca creando all’improvviso una nuova sacca di disoccupazione».
«Crediamo - concludono - che le associazioni di categoria, invece affidarsi alle invettive, farebbero bene a porsi lo stesso problema piuttosto che affidarsi soltanto alla speranza, peraltro sempre più tenue. Quanto al centrodestra, farebbe bene a ricordare di aver sollevato tempo fa, con l’ex presidente Tondo, la stessa questione. Ma in politica, si sa, è facile perdere la memoria».