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Cronaca

Bimba disabile fermata dal controllore sul bus: lo sfogo della mamma su Facebook

Trieste Trasporti procede all’istruttoria interna e invita madre e figlia a un incontro

«Asia è mia figlia. Asia è un mondo bellissimo. Asia ha la sindrome di down». Così esordisce un post, condiviso più di 500 volte su Facebook, in cui una madre sfoga la sua rabbia dopo una discussione con un controllore della Trieste Trasporti. Così racconta la donna: «Asia vuole e deve emanciparsi e rendersi autonoma, e il martedì va in piscina con la sua educatrice. Prepara la sua borsa e prende il bus, ha il suo abbonamento annuale con cui viaggia con un accompagnatore per 10 euro all’anno. Asia si è dimenticata di mettere l’abbonamento del bus in borsa oggi. Arriva il controllore e l’abbonamento non c’è».

«L’educatrice mi chiama - prosegue il racconto della madre di Asia -. L’abbonamento è nello zaino di scuola ma io le mando immediatamente la foto su wapp.
Lo "Sceriffo" dice che deve vederlo fisicamente se no prende la multa.
Di corsa le raggiungo in auto e le trovo con lo "sceriffo" fuori dalla piscina, che mi aspettano come se avesse delle criminali in custodia. (...) Non potendo far scenate per non traumatizzare Asia, mi limito a dire che un po’ di buon senso non guasterebbe, ma lui prende e se ne va. Avrebbe potuto chiudere un occhio e insegnare alla bambina che l’abbonamento non lo si deve più scordare, ma è facile fare lo sceriffo con una bambina con la sindrome di down, più difficile prendersela con chi fa le peggio cose sul bus, paura di prendere 4 legnate nei denti».

«In merito ai fatti riportati dalla mamma della bambina, Trieste Trasporti - fa sapere Michele Scozzai, responsabile della comunicazione della società - sta procedendo a una verifica di quanto accaduto con un’istruttoria interna. In attesa che la procedura si concluda, invito la mamma di Asia a contattarmi in azienda, anche attraverso la redazione di TriestePrima, perché mi farebbe piacere poterla incontrare insieme con la bimba».

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