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La protesta ambientalista

Blitz contro Eni a Roma, arrestata attivista triestina

Tre i manifestanti arrestati in seguito al sit in davanti all'Energy store dell'azienda. La giovane Laura Zorzini fa parte del movimento Ultima Generazione. I tre saranno processati per direttissima, tra le accuse quella di resistenza a pubblico ufficiale

Una manifestazione per il clima a Roma in uno dei punti vendita  ENI porta all'arresto di tre attivisti, tra cui la triestina Laura Zorzini, del movimento Ultima Generazione. È successo ieri, oggi i tre saranno processati per direttissima. La giovane Triestina, lo scorso febbraio, aveva già intrapreso uno sciopero della fame per essere ricevuta dal ministro Cingolani. Dopo sei giorni era stata ricoverata in ospedale.

In merito all'episodio di ieri la Questura di Roma comunica che "La polizia di stato ha tratto in arresto tre attivisti" "per aver danneggiato le vetrate del punto vendita Energy Store Eni, di via degli Ammiragli 83, colpendole ripetutamente con una piccozza e uno scalpello, compromettendone così la struttura in modo irreversibile".

In un post su Facebook, Ultima Generazione spiega che "Laura, Michele e Chloé sono stati arrestati questa mattina (ieri, ndr), subito dopo l’azione non violenta alla sede ENI Energy store a Roma, in via Degli Ammiragli. Un’azione che è partita – come sempre – avvertendo chiunque fosse all’interno del locale di non avvicinarsi alle vetrate per evitare di farsi male, e invitando a uscire per una maggiore sicurezza".

"Si sono seduti poi sul marciapiede - spiega Ug -, gridando quello che cittadini e cittadine di tutto il mondo stanno gridando da anni: abbiamo paura, e aziende come ENI – con programmi che vanno a sostenere trivellazioni e sfruttamento di combustibili fossili, vestendosi di una finta attenzione per la crisi climatica – sono ciò che sta più di ogni altro contribuendo a una situazione di catastrofe che non potrà fare altro che peggiorare se non si agisce immediatamente, Il processo a Laura, Michele e Chloé avverrà per direttissima". Le accuse, secondo il video pubblicato da Ug, sono di "violenza privata, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale". Questa mattina gli attivisti hanno organizzato un presidio a piazzale Clodio, davanti al tribunale in cui sta avendo luogo il processo.

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