rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Bomba inesplosa rimossa nel porto di Monfalcone

La composizione particolare dell’esplosivo, con la presenza di pericolose sostanze chimiche, ha reso necessario l’impegno dello speciale Nucleo del Ministero della Difesa

Si sono concluse con successo le operazioni di rimozione di un residuato bellico che era stato rinvenuto nella scorsa primavera nell’area portuale. Nei giorni scorsi il personale della Capitaneria di porto di Monfalcone ha dato supporto ai militari del Centro Tecnico Logistico Interforze NBC di Civitavecchia, intervenuti in porto, in un’area non interessata da attività portuali, insieme al personale del 3° Reggimento Genio Guastatori di Udine.

Durante le operazioni, disposte dalla Prefettura di Gorizia, è intervenuto anche personale della locale Compagnia Carabinieri. Dopo le opportune operazioni di messa in sicurezza, l’ordigno è stato rimosso per il successivo smaltimento, secondo le normative vigenti. Il residuato bellico, una granata inesplosa a presunto caricamento speciale, era stato rinvenuto nel maggio scorso su segnalazione di un cittadino.

La composizione particolare dell’esplosivo, con la presenza di pericolose sostanze chimiche, ha reso necessario l’impegno dello speciale Nucleo del Ministero della Difesa che ha sede a Civitavecchia, l’unico autorizzato a intervenire per tale tipologia di ordigno. Fin dal suo rinvenimento la granata è stata opportunamente occultata e costantemente monitorata tramite vigilanza dinamica del personale del Nucleo Nostromi della Capitaneria, in coordinamento con le Forze di Polizia.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bomba inesplosa rimossa nel porto di Monfalcone

TriestePrima è in caricamento