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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

“Bonny & Clyde dell’Est” Sorpresi a Rubare Capi d’Abbigliamento

Esperti in “furti d’abbigliamento”, hanno cercato di farla franca, ma gli è andata male e sono finiti in manette: è quanto accaduto giorni fa nella zona centralissima di piazza Cavana.Grazie alla segnalazione di una donna che ha avvicinato una...

Esperti in "furti d'abbigliamento", hanno cercato di farla franca, ma gli è andata male e sono finiti in manette: è quanto accaduto giorni fa nella zona centralissima di piazza Cavana.
Grazie alla segnalazione di una donna che ha avvicinato una pattuglia di PM segnalando la presenza in via Diaz di alcune persone che si rincorrevano gridando "al ladro al ladro"si è potuti intervenire in tempo reale.
Il personale, una volta giunto nella via Diaz notava un paio di persone che a fatica riuscivano a trattenere una terza: dalle parole concitate dei tre si riusciva a risalire ai fatti.
L'uomo trattenuto, era stato identificato dal commesso di un negozio d'abbigliamento della zona come autore di un furto perpetrato nel suo negozio il giorno precedente.
Si procedeva all'identificazione dell'uomo che risultava essere cittadino serbo, di 47 anni, V.Z. le sue iniziali e una successiva e sommaria perquisizione permetteva di individuare sotto la camicia dell'uomo un corpetto elasticizzato di colore nero con spallacci e chiusura posteriore a velcro atto a nascondere eventuali capi d'abbigliamento oggetto di furto.
Contestualmente uno dei commessi del negozio segnalava la presenza di una donna, a suo dire complice dell'uomo, all'interno di un altro negozio sito a poco distante.
Il personale prontamente riscontrava quanto affermato individuando, effettivamente, la presenza di una donna all'interno dell'esercizio.
La donna, identificata come N.D.R.K, slovena di 50 anni, senza che le venisse chiesto alcunché dichiarava "oggi non ho rubato nulla" e porgeva una borsa affinché gli operatori ne controllassero il contenuto.
La borsa della donna era completamente vuota ma stranamente pesante e dopo un più attento esame si scopriva che la fodera interna era stata scucita e successivamente rincollata per poter riempire lo spazio, tra la fodera e la pelle, di materiale isolante tipo alluminio: la borsa così poteva eludere i dispositivi magnetici antitaccheggio.
Dalle visione delle immagini registrate del giorno precedente del negozio d'abbigliamento si accertava che i due avevano rubato svariati capi d'abbigliamento, giubbotti e pantaloni soprattutto, per il valore di qualche migliaia di euro.
"Bonny & Clyde" risultavano già conosciuti alle Forze dell'Ordine di altre città italiane per precedenti analoghi per furto.

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