Link 2019: faccia a faccia tra Bono e Landini
Confronto tra i due giganti dell’industria e del sindacato. Un confronto pubblico che certamente toccherà le questioni calde del lavoro, dell’economia e della politica industriale
Sono due giganti dell’industria e del sindacato: l’Amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono e il Segretario Generale della Cgil Maurizio Landini, infatti, rappresentano diverse decine di migliaia di lavoratori e di famiglie in Italia. Le loro posizioni, intuizioni e le scelte che porteranno avanti avranno un’importanza strategica per il mondo del lavoro e per il posizionamento del Paese nel sistema globale. “A tu per tu”: Giuseppe Bono incontra Maurizio Landini” si preannuncia dunque come uno degli incontri di cartello della 6a edizione di Link, il Festival del #buongiornalismo del Premio Luchetta, in scena dal 9 al 12 maggio a Trieste. Sabato 11 maggio alle 19.30, nella Fincantieri Newsroom di Piazza Unità, riflettori sul talk condotto da Alberto Orioli, vicedirettore del Sole 24 Ore.
Un confronto pubblico che certamente toccherà le questioni calde del lavoro, dell’economia e della politica industriale, a partire anche dai pilastri normativi su cui l’Italia si fonda, quelli dei padri costituenti. «Lavoro» e «Lavoratori» sono, non a caso, fra i termini più ricorrenti nel dettato della Costituzione italiana: un invito, anche e soprattutto nel tempo della robotica e del digitale, a confrontarsi per riorientare il cammino di una collettività chiamata a nuove sfide sul piano del lavoro e dell’occupazione. Traguardi che includono i temi dell’occupazione e della retribuzione, ma anche quelli delle performance di impresa e delle sue risorse, il welfare, lo sviluppo e la formazione aziendale, un processo quindi dinamico e proiettato verso rinnovati diritti e doveri dei lavoratori e delle grandi industrie che, come Fincantieri, esprimono un progetto internazionale di successo, improntato alla diversificazione, all’innovazione, alla sostenibilità.
E, nel conto alla rovescia verso le elezioni dell’Europarlamento, il dialogo non mancherà di ribadire la necessità di una visione internazionale legata al lavoro e all’economia: perché l’Europa sarà il terreno decisivo per le politiche industriali volte alla creazione dei nuovi campioni continentali.