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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Storie di riscatto dal Brasile a Trieste: concluso il laboratorio narrativo per l'integrazione

L’iniziativa nasce con l’intenzione di offrire alle donne brasiliane momenti di riflessione e condivisione per raccontarsi, per dare forma alle proprie emozioni e al proprio malessere e per ridurre il senso solitudine

“Un laboratorio che vede coinvolte donne brasiliane “adottate” dalla nostra città, nella quale vogliamo che vivano bene al pari delle donne che triestine lo sono da generazioni. Anche di questo hanno bisogno, oltre ovviamente al supporto “pratico” per districarsi nella burocrazia e all’educazione, linguistica e di altro genere”. Così l’Assessore alle Pari opportunità, Francesca De Santis, ha presentato stamane, nel corso di una conferenza stampa, tenutasi nello spazio circostante la sala comunale Fittke, il laboratorio narrativo che ha avuto luogo online, a cura dalla professoressa Patrizia Rigoni. Il laboratorio, realizzato dall’associazione Raizes do Brasil, con il sostegno del Comune – assessorato alle Pari opportunità – e del consolato onorario del Brasile con la console onoraria Judith Moura de Olivera, rientra nel progetto annuale di “Raizes do Brasil” per l’integrazione e la convivenza delle donne brasiliane. Erano presenti anche il Console Onorario del Brasile a Trieste Judith Moura de Oliveira e il Presidente dell’Associazione Comunità Brasiliana “Raizes do Brazil”, Giampaolo Scheriani e la prof. Patrizia Rigoni, Al laboratorio hanno partecipato 22 donne alle quali sarà consegnato un diploma specifico, nell’occasione, stamane, l’assessore De Santis ha intanto consegnato il diploma (nel rispetto delle norme anti-Covid) a tre delle partecipanti.

L’iniziativa, come ha spiegato la prof. Rigoni, nasce con l’intenzione di offrire alle donne brasiliane momenti di riflessione e condivisione per raccontarsi, per dare forma alle proprie emozioni e al proprio malessere, per ridurre il senso solitudine e rinforzare l’autostima personale e il piacere della convivenza, perché siamo tutti cittadini del mondo. Il percorso ha previsto l’utilizzo di materiale bibliografico di poeti e scrittori italiani e stranieri sui temi che si vogliono affrontare. Uno stimolo alla lettura come atto di conoscenza, approfondimento e ricchezza personale per guardare al futuro. Il Console Moura de Oliveira ha manifestato grande soddisfazione per la realizzazione di un’iniziativa, di cui ha ringraziato il Comune, in particolare l’Assessore De Santis, che attraverso strumenti quali la scrittura, la lettura e il dialogo mette in evidenza come non essitano differenze nelle vite tra donne italiane e donne brasiliane, donne della città e donne della pianura, le nascite, i dolori, le partenze, le perdite, le nostalgie, le paure e gli amori. Sentimenti che riguardano tutti, dai colori e suoni diversi, ma sempre universali.

“La nostra epoca – ha osservato De Santis - è caratterizzata dagli spostamenti delle persone e dal cambiamento costante delle comunità. Trieste è storicamente una città che si caratterizza come crocevia di popoli e culture, punto d’incontro e condivisione di esperienze, conoscenze e costumi. Ha sempre accolto persone da tutto il mondo e quanti vogliono integrarsi nella nostra città, condividendo i nostri valori, sono i benvenuti. Un passaggio, quest’ultimo, non sempre immediato, nel quale le donne, in particolare, possono trovare ancor più difficoltà, essendo purtroppo ancora relegate, in misura maggiore o minore a seconda della società dalla quale provengono, a un ruolo di inferiorità, se non di vittime designate di soprusi o violenze. La letteratura, la creatività, la possibilità di esprimersi e raccontarsi sono un’arma incredibile per abbattere ogni barriera”. Infine, l’Assessore, visto il successo dell’iniziativa, ha espresso l’intenzione di riproporre una nuova edizione del laboratorio anche il prossimo anno.

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