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Cronaca

Burgo, in 87 verso il licenziamento: le reazioni della politica

Rizzetto e Giacomelli (FdI): "Non siano abbandonati, ministro del lavoro intervenga, il territorio è già in crisi". Shaurli e Famulari (PD): "La manifattura è indispensabile. Bini rispetti accordi coi sindacati"

Salta l'accordo con il ministero dello sviluppo economico e 87 dipendenti della cartiera Burgo di Duino rischiano il licenziamento. Inaspettatamente non ci sarà la proroga del contratto di solidarietà e le lettere di licenziamento (che sarà effettivo solo in marzo) partiranno la prossima settimana.

Walter Rizzetto (FdI)

Così si esprime il deputato di fratelli D'Italia Walter Rizzetto sulla questione Burgo: “Il fallimento del tavolo convocato non deve far venir meno ulteriori tentativi per salvaguardare questi dipendenti che vanno sostenuti in una situazione di grave ansia e disagio anche per le loro famiglie. È in questi casi che diventa fondamentale l’assunzione di ammortizzatori sociali a sostegno del reddito. Il ministro del Lavoro intervenga affinché siano urgentemente disposte le misure necessarie  a tutela di questi lavoratori, che da tempo attendono delle concrete risposte dalle istituzioni”.

Claudio Giacomelli (FdI)

Sulla vicenda è intervenuto anche il Consigliere di Fratelli d'Italia, Claudio Giacomelli, che riferisce: "Il nostro territorio è duramente provato da difficilissime crisi aziendali e occupazionali e non può permettersene altre. Occorre l'impegno preciso del governo per misure concrete di tutela di tutti i lavoratori della Burgo"

Cristiano Shaurli (PD)

Intervengono sulla questione anche gli esponenti del PD, come il segretario regionale Shaurli: "La manifattura è un comparto  fondamentale e irrinunciabile per l’economia regionale e per mantenere la ripresa che avevamo agganciato nella precedente legislatura regionale. La situazione della Burgo di Duino è emblematica di un arretramento sul fronte industriale, soprattutto della grande industria, nella nostra regione. Per quanto possa risultare complesso, non dobbiamo assolutamente cominciare a mollare impianti produttivi e posti di lavoro che non saranno sostituibili".

Laura Famulari (PD)

La segretaria provinciale del Pd di Trieste Laura Famulari ha invece chiesto all'assessore allo Sviluppo economico Sergio Emidio Bini "di mantenere l'impegno preso con i sindacati e di dar seguito anche alle richieste formulate dal Consiglio comunale: apra al più presto il tavolo di confronto sulle crisi industriali dell'area triestina. La situazione è già grave e non può essere lasciata degenerare ulteriormente".

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