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Molestie notturne

Scampanellate in piena notte all’assessore Roberti: la ‘bravata’ finisce in tribunale

La donna rischia sei mesi d’arresto e 516 euro di multa per molestia o disturbo alle persone. L'episodio è accaduto tre anni fa e si è protratto nel tempo, l'udienza si terrà il prossimo 12 luglio

Suona il campanello di casa, in piena notte, all'assessore regionale alla Sicurezza e alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti, lui sporge querela e la vicenda finisce in tribunale. Il primo episodio, poi ripetutosi nel tempo, è avvenuto tre anni fa ma, dopo gli inevitabili rallentamenti a causa della pandemia, l‘udienza è prevista per il prossimo 12 luglio. L’imputata è una donna 40enne di nazionalità slovena, al momento inoccupata, e rischia sei mesi d’arresto e 516 euro di multa per molestia o disturbo alle persone, non il risarcimento danni perché l’assessore Roberti non avrebbe l'intenzione di costituirsi parte civile.

Questi i fatti: il sei giugno del 2019, sotto l’abitazione dell’assessore nel rione di San Vito, un gruppo di persone aveva iniziato a bivaccare e a bere, parlando a voce molto alta e disturbando con schiamazzi i residenti nelle vicinanze. L’esponente della Giunta Fedriga ha così chiamato le forze dell’ordine, che hanno invitato il gruppo ad allontanarsi, e in un primo momento la situazione sembrava risolta. Tuttavia, a notte inoltrata, qualcuno ha iniziato a suonare il campanello contrassegnato con il nome dell’assessore. Il fatto si sarebbe ripetuto più volte nelle notti successive fino a quando l'assessore ha sporto querela contro ignoti per molestie notturne. Successive indagini da parte delle autorità hanno identificato come presunta responsabile delle scampanellate la 40enne, parte del gruppo che, quella sera, aveva bivaccato rumorosamente sulla pubblica via. Nell’udienza di luglio si valuterà l’effettiva colpevolezza della donna che, difesa dagli avvocati Matteo di Bari e Giuliano Marin, comparirà davanti al giudice Francesco Borsetta e al pm Matteo Tripani. L'assessore, contattato al telefono, ha preferito non rilasciare dichiarazioni in merito.

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