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Cronaca

Quasi il 20% di reati in meno nel 2020: il report annuale dei Carabinieri

I Carabinieri di Trieste illustrano i risultati conseguiti nel 2020. Non solo servizi per il contenimento della pandemia: in aumento controlli e arresti, anche se complessivamente i reati diminuiscono

Reati diminuiti del 19,4% nel 2020, probabilmente per le restrizioni dovute alla pandemia: lo dice il report annuo dei Carabinieri di Trieste, secondo cui il calo riguarda quasi tutti i tipi di reato. Nella fattispecie sono calati quasi del 40% i furti, dimezzati i borseggi (-54.8%) e i furti in danno di esercizi commerciali (-52.6%), mentre i furti in abitazione (-46.5%) sono a livelli minimi. In leggero aumento invece gli scippi, che tuttavia restano a livelli molto bassi (15 episodi nel 2020, 4 in più rispetto all’anno precedente) e i furti di motocicli salgono invece del 25.5%. In sensibile calo anche le rapine (-39.3%), i danneggiamenti (-16.8%) e i reati contro la persona quali lesioni (-11.6%), percosse (-9.2%), minacce (-6.2%) e le violenze sessuali (-14.2%). Da segnalare che nonostante i lockdown e un conseguente maggiore ricorso all’acquisto di beni e servizi in rete, anche le truffe e frodi informatiche risultano diminuite, di oltre il 17%.

Aumentano gli arresti

A fronte di indici di delittuosità in netto calo, l’azione di contrasto dell’Arma ha mantenuto livelli alti, con un numero di arresti operati nella provincia di Trieste in forte crescita rispetto all’anno precedente: + 17.4%, derivati in maggior parte dalla intensificata azione di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti. Accanto all’azione repressiva va poi sottolineato lo sforzo in chiave preventiva prodotto sul territorio, con quasi 15mila pattuglie effettuate, in aumento del 25% rispetto al 2019.

Oltre alle locali articolazioni dell’Arma, il 2020 ha visto impegnati nella provincia di Trieste anche i Carabinieri dei vari reparti speciali (NAS, NOE, CITES, Ispettorato del lavoro ecc.), delle Squadre Operative di Supporto del 13° Reggimento Carabinieri “Friuli Venezia Giulia” di Gorizia e della Compagnia di Intervento Operativo del 4° Battaglione Carabinieri “Veneto” di Mestre. Nel corso dei servizi, oltre a verificare il rispetto delle prescrizioni volte al contenimento della pandemia, i militari dell’Arma hanno aderito a circa 12.000 richieste di pronto intervento e proceduto al controllo di oltre 51.000 veicoli e quasi 100.000 persone.

Il Comandante Provinciale di Trieste, Colonnello Stefano Cotugno, commentando i dati evidenzia come le statistiche fotografino un’attività rivelatasi efficace, frutto, in primo luogo, di un’incrementata presenza sul territorio, e non di meno riconducibile alla totale sinergia con le altre Forze di polizia con le quali l’Arma condivide l’impegno quotidiano sotto l’accorta azione di indirizzo e coordinamento costantemente assicurata dal Prefetto e dalla Procura della Repubblica. L’Arma, assicura il Comandante, imprimerà uno sforzo sempre maggiore, rinnovando l’impegno nella quotidiana, capillare opera di prossimità che le è propria, allo scopo di rafforzare ulteriormente il già valido modello di sicurezza della provincia.

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