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Sabato, 20 Aprile 2024
Processo per truffe aggravate

Il "Mago della truffa" esce dal carcere, pena ridotta da tre anni a tre mesi

Gabriele Carrozzo, 47enne residente a Trieste era stato processato per una serie di truffe online. Ora si trova agli arresti domiciliari. Tre le sentenze di cui una emessa nel capoluogo giuliano

Pubblicava annunci su siti di compravendita per poi incassare il denaro senza consegnare la merce, ora il “Mago della truffa” Gabriele Carrozzo, che era stato processato e condannato anche a Trieste per truffe aggravate su internet, è uscito dal carcere di Udine dopo un paio di mesi per scontare il resto della pena ai domiciliari, pena che è stata ridotta da tre anni e quattro mesi a tre mesi. 

La storia

In precedenza Carrozzo aveva accumulato tre sentenze, una delle quali era stata emessa a Trieste, da cui erano partite nel 2020 le indagini dei Carabinieri in seguito alla prima querela. In seguito gli investigatori avevano individuato, in diverse altre province italiane, altre 11 denunce, poi collegate dagli inquirenti alla persona di Carrozzo tramite le carte di credito a lui intestate.

Con le tre sentenze era stato superato il tetto massimo per la detenzione domiciliare e, dopo aver scontato parte della pena in una cooperativa del Pordenonese, è stato ristretto presso il carcere di Udine per due mesi. Nel maggio scorso la difesa ha proposto l’incidente di esecuzione e il Tribunale di Pordenone ha ridotto la pena da tre anni e quattro mesi a tre mesi, ripristinando la misura alternativa. 

Il motivo della riduzione di pena

Solitamente, quando uno stesso tribunale individua più reati in un medesimo sistema criminoso non somma le singole condanne per i singoli reati ma parte dalla pena base di quello più grave per poi applicare aumenti parametrati sul tipo di fatto. In questo caso, le tre sentenze sono state sommate in quanto emesse da tribunali differenti perché, come spesso accade per i reati informatici, le denunce sono arrivate da diverse città. 

L’avvocato difensore di Carrozzo Sarah Soveri, del foro di Pordenone, ha chiesto invece l’applicazione della continuazione, provvedimento che viene richiesto per ridurre la pena complessiva e applicarne una più congrua, come se tutti i reati fossero stati giudicati dal medesimo tribunale. Oltre a questo, secondo quanto si apprende, Carrozzo sarebbe stato giudicato meritevole della riduzione sulla base del suo comportamento durante la detenzione.

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