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Protesta contro Facebook, CasaPound "imbavaglia" le statue degli scrittori

Alle statue di D'Annunzio, Joyce, Saba e Svevo sono stati applicati alcuni nastri rossi per coprirne le bocche. La protesta contro la cancellazione delle pagine social. L'udienza della causa legale contro Zuckerberg in programma il 13 novembre

CasaPound ha messo il bavaglio alle statue di D'Annunzio, Joyce, Saba e Svevo per protestare contro la disattivazione delle pagine Facebook e Instagram decisa dal proprietario Mark Zucekerberg 40 giorni fa. La protesta, organizzata a livello nazionale dal movimento neofascista, arriva a poco meno di un mese dalla prima udienza della causa legale intentata proprio da CP nei confronti dei popolari social network che è fissata per il 13 novembre prossimo. 

Secondo CasaPound “non si è trattato di un episodio isolato, anzi, l’azione contro di noi è stata probabilmente la prova generale rispetto al tentativo di mettere a tacere gradualmente la voce dei sovranisti, come del resto dimostrato dalle censure che continuano ad essere poste in essere contro innumerevoli profili e pagine, ma anche ad esempio dal processore di pagamento PayPal contro imprenditori colpevoli solamente di essere lontani da posizioni globaliste”. 

Attacco al fronte sovranista

Per il movimento della tartaruga frecciata sarebbe in corso un "attacco senza precedenti" al "fronte sovranista". Per questo, si legge in una nota "domani pomeriggio saremo in piazza San Giovanni, senza simboli ma con centinaia di tricolori, con la volontà di arricchire anche con le nostre idee e battaglie di sempre una piattaforma programmatica, quella dell’opposizione al governo da incubo giallofucsia, che non può limitarsi ai pur fondamentali temi dell’immigrazione e della pressione fiscale, ma deve iniziare a occuparsi con forza anche di casa, lavoro, famiglia, salari e Stato sociale”. 

  

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