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Cronaca

Pertosse nelle scuole: 30 casi registrati

Nessun allarme dall'Azienda sanitaria, mentre l'assessore Brandi pensa alla sensibilizzazione vaccinale delle maestre

Sarebbero 30 i casi di pertosse registrati nelle scuole di Trieste. Un escalation che non preoccupa l'Azienda sanitatia, ma pone nuovamente l'accento sull'abbassamento dei livelli di immunità di gregge (soglia del 95%) e da ragione alla campagna di sensibilizzazione che il Comune di Trieste e il suo assessore ai servizi educativi Angela Brandi stanno portando avanti ormai da mesi e che ha reso la nostra citta la prima in Italia a introdurre il l'obligatorietà dei vaccini per l'iscrizione alle scuole 0-6 del Comune (e le convenzionate). 

I casi di pertosse sarebbero come detto 30, di cui solo uno però avvenuto nelle scuole comunali - spiega l'assessore Brandi -, gli altri 29 in scuole di competenza statale (pare per lo più tra i 10 e gli 11 anni). Da sottolineare che il vaccino per la pertosse non rientra nei quattro obbligatori che vanno a coprire difterite (soglia scesa a 89.8%), tetano (soglia scesa a 91%), epatite b (soglia scesa a 89%) e poliomielite (soglia scesa a 90.2%), anche se è compreso nell'esavalente insieme al vaccino per la meningite. I casi comunque sarebbero tutti seguti dall'Azienda sanitaria e appunto non destano particolare apprensione, ma emerge un dato allarmante - commenta Brandi -: l'anno scorso i casi registrati erano solo 3 (contro i 30 aggiornati a maggio 2017). 

Sempre in merito al provvedimento dei vaccini obbligatori, pur non potendo obbligare le maestre a vaccinarsi, l'assessore Angela Brandi pensa alla sensabilizzazione degli insegnanti e del personale che lavora a stretto contatto con i bambini. 

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