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Cefalea: Il Fvg sarà la terza regione in Italia a classificare l'invalidità civile

Sarà attivato un gruppo di lavoro per realizzare una tabella con cui classificare le cefalee nell’ambito dell’invalidità civile. Lo prevede un Ordine del giorno di Fratelli d'Italia, fatto proprio dal presidente Fedriga. In Fvg oltre 50mila persone soffrono di questa malattia, circa il 5% della popolazione

TRIESTE - Il Friuli Venezia Giulia sarà la terza regione in Italia ad attivare un gruppo di lavoro per realizzare una tabella con cui classificare le cefalee nell’ambito dell’invalidità civile, garantendo così i diritti dei cittadini affetti da questa patologia. Questo è quanto stabilito da un Ordine del giorno proposto dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia e fatto proprio dal presidente Fedriga. Sarà quindi possibile, per chi ha una patologia invalidante di questo tipo, avere un riconoscimento univoco con una precisa percentuale di invalidità e relativi benefici, tra cui l’eventuale inserimento nelle liste di collocamento agevolate. L’iniziativa è stata presentata oggi dal capogruppo di FdI Claudio Giacomelli insieme al direttore della Clinica neurologica di Asugi a Cattinara Paolo Manganotti e del responsabile del Centro per la diagnosi e terapia delle cefalee Antonio Granato.

L’emicrania è una patologia che non di rado può risultare invalidante e minare la vita di una persona nelle attività quotidiane e nella vita professionale. Tuttavia oggi il parametro di riferimento per valutare l’invalidità civile è costituito dalle tabelle dell’Oms risalenti ai primi anni 90 e che, come spiegato dal consigliere Claudio Giacomelli, “sono nosograficamente incomplete, ‘schematiche’ e ormai obsolete, tanto che le cefalee non risultano in questi elenchi”. Giacomelli ha poi specificato che “Il problema non è molto conosciuto, ad eccezione delle famiglie in cui qualcuno ne soffre, e in Italia siamo ancora indietro da questo punto di vista. Ora il Friuli Venezia Giulia, come già accade solo in Lombardia e in Valle d’Aosta, inizierà un percorso con una commissione di esperti del settore e i massimi vertici delle autorità amministrative regionali in materia di sanità”. Da rilevare che la cefalea primaria cronica, accertata da almeno un anno e riconosciuta come invalidante, è riconosciuta malattia sociale con la legge 81 del 14 luglio del 2020.

Circa il 4 - 5% della popolazione soffre di cefalea, un problema che, solo in Fvg, riguarda tra le 50mila e le 55mila persone. “Tra i diversi tipi di cefalea - ha spiegato il dottor Granato -, la più diffusa è l’emicrania cronica, patologia estremamente invalidante che causa un dolore pulsante all’emicapo e nausea. Chi ne soffre deve interrompere tutte le sue attività e, in certi casi, stare da solo, al buio e in silenzio per un paio di giorni, anche per tre volte al mese”. La cefalea primaria cronica, è stato specificato, “Secondo l’Oms - specifica il medico - si tratta della seconda patologia più invalidante del mondo, la prima se si considera la popolazione sotto i 45 anni. Per trattarla, in Italia vengono spesi 15 miliardi l’anno e colpisce prevalentemente le donne. Nel centro cefalee di Cattinara c’è un ambulatorio per la presa in carico della cefalea cronica e due per il trattamento della malattia con diverse terapie: tossina botulinica e anticorpi monoclonali, le terapie di prima scelta al mondo. Il centro prende in carico circa duemila pazienti l’anno.

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