Censimento, triestini pigri, all'appello mancano oltre 3000 famiglie
Il Comune chiede maggiore partecipazione a chi ha ricevuto la lettera Istat. Termine ultimo a fine dicembre. Per raggiungere l'obiettivo ci vogliono oltre 130 famiglie al giorno. L'assessore Michele Lobianco: "In uno spirito di collaborazione, il traguardo è alla nostra portata”
TRIESTE - Chissà se le oltre 3000 famiglie triestine che non hanno ancora dato un'occhiata alla lettera dell'Istat sanno che rispondere alla rilevazione è un obbligo di legge e che la mancata risposta comporta una sanzione che può andare da un minimo di 206 ad un massimo di 2.065 euro. Probabilmente la risposta è no, ma per convincerle a partecipare (e per evitare che la sanzione vada a svuotare tasche già alleggerite dal caro energia) il Comune di Trieste lancia un accorato appello. E' l'assessore ai Servizi Demografici Michele Lobianco a ricordare alla popolazione che "fino ad ora vi è stata una moderata risposta, ma faccio appello affinché riusciamo a completare assieme questa importante fase".
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Le scadenze
La scadenza è fissata alla fine del mese di dicembre (il 13 per le risposte via web, il 23 per quanto riguarda l'intervista telefonica, intervista al Centro Comunale di Raccolta di riva Ottaviano Augusto 12 e l'intervista a casa con il rilevatore). Presso il Centro Comunale (al primo piano del mercato ortofrutticolo) ci si può recare dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15, mentre per l'intervista telefonica è possibile chiamando il numero 040 6755010; allo stesso numero si può telefonare per concordare un appuntamento con il rilevatore presso la propria abitazione. I dati raccolti sono coperti dal segreto statistico. Per l'assessore Lobianco "in uno spirito di collaborazione il traguardo è alla nostra portata".
