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Cronaca

Centenari a Trieste, “Casa Bartoli” in festa: Jole ha compiuto 110 anni!

Festeggiati a "Casa Bartoli" i 110 anni di Jole Giovanardi. La donna più anziana di trieste. Gli auguri del sindaco roberto cosolini a nome di tutta la città

Nata a Imola il 2 marzo del 1906, Jolanda Giovanardi, che tutti chiamano semplicemente Jole,  ha festeggiato oggi i suoi 110 anni ed è la donna più longeva di Trieste (città dove vive da più di 80 anni) e quasi d'Italia, se non fosse per il record addirittura europeo della signora Emma Morano di Verbania (che ha compiuto pochi mesi fa 116 anni, abitando da sola nella cittadina sul lago Maggiore).

Questo pomeriggio (mercoledì 2 marzo) a “Casa Bartoli”, in via Marchesetti a Trieste, dove è ospite da quando aveva 103 anni, si è svolta una grande festa. Per la speciale occasione intorno alla “mitica” Jole si sono riuniti in tanti: la figlia, che le è sempre accanto,  il figlio che è venuto apposta dall’Australia, dove vive da 60 anni, i parenti, gli operatori che la aiutano quotidianamente, e il sindaco Roberto Cosolini, che ha voluto portarle un mazzo di fiori e il saluto e l’augurio affettuoso da parte dell'Amministrazione comunale e di tutta Trieste, una città orgogliosa di avere tra i suoi concittadini una signora che detiene un primato così importante e che dimostra che a qui vive bene e si può vivere a lungo.

Jolanda è ancora lucidissima e piena di gioia di vivere, e a chi le chiede come si fa ad arrivare a 110 anni in grande forma risponde con molta ironia che non crede di avere tanti anni e che secondo lei qualcuno ha sbagliato i calcoli… Oppure, con grande buon senso,  sostiene che sapersi accontentare ed essere capaci di godere anche delle piccole cose che la vita ci regala sia una chiave per stare bene con se stessi e con gli altri e quindi per vivere serenamente. Da parecchi anni la signora è in sedia a rotelle, ma questo non le impedisce di essere allegra e socievole (soprattutto con gli uomini, ironizza la figlia), e infatti ha fama di “ciacolona”… “d’altra parte, dice, cosa devo fare tutto il giorno per far passare il tempo, visto che le mie condizioni non mi permettono di uscire?”.

Jolanda Giovanardi ha sempre partecipato alle varie edizioni del “Pranzo dei centenari” che in questi anni il Comune di Trieste ha voluto organizzare per rendere omaggio ai grandi anziani triestini, che sono presenti nella popolazione locale in percentuale molto elevata rispetto al resto d’Italia (nel 2015 ne risultavano residenti 135, con un trend in continua e significativa crescita da una decina d’anni), il che da qualche anno richiama l'attenzione della ricerca scientifica e medica che dedica alcune progettualità al “caso Trieste”, inteso come laboratorio per osservare un fenomeno peculiare ma che probabilmente nel prossimo futuro si estenderà al resto del Paese. Trieste è una città di medie dimensioni con una popolazione che continua a diminuire, mentre la popolazione anziana è in costante aumento ed è costituita dal 28 % di persone ultra sessantacinquenni, anche qui una percentuale particolarmente elevata se confrontata a quella del resto del paese. Studi statistici effettuati dal Censis stimano che la popolazione italiana raggiungerà un indice di invecchiamento pari a quello triestino appena nel 2030.

In questo lo scenario demografico, il Comune di Trieste si è impegnato da anni a lavorare non solo per la presa in carico delle persone non autosufficienti, ma anche per organizzare programmi di prevenzione della disabilità dell'anziano e di promozione di buoni stili di vita. Si sa che l'isolamento e la solitudine sono più destabilizzanti per l'anziano che per altre fasce di popolazione, per cui si è individuata nella prevenzione all'isolamento la finalità primaria dell'azione preventiva.

Tra gli obiettivi del Piano di zona 2013-2015  è previsto infatti lo sviluppo di attività di promozione e prevenzione per sviluppare la cultura dell’invecchiamento attivo, la diffusione di stili di vita appropriati, l’opportunità di offerta di attività socio ricreative, elementi tutti che contribuiscono a favorire e mantenere il benessere delle persone in età. E Jole ne è un eccellente esempio.

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