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Cronaca

Chiusura Ausonia, gli organizzatori: «Oltre 50 mila euro di minori entrate, 40 dipendenti a casa»

Nella mattinata affollata conferenza stampa nella terrazza dello stabilimento balneare. A parlare Dario Parisini, presidente del Consorzio Ausonia, Maddalena Dalla Libera presidente della Cooperativa Confini e Paolo Degrassi, presidente Anubi

Affollata conferenza stampa in mattinata sulla splendida terrazza dello Stabilimento Ausonia, la cui attività è stata chiusa per 15 giorni dalla questura dopo “alcuni episodi di violenza scaturiti all’interno della struttura in questo inizio di estate”, come ha spiegato la Questura.

Dario Parisini, presidente del Consorzio Ausonia, ha affermato che «L’aggressione del ragazzo a metà luglio si è verificata nello spazio esterno dello stabilimento, peraltro in orari di chiusura. L’Ausonia è sempre stata e sempre sarà in prima linea nella lotta alle violenze, stigmatizziamo il fatto, non fa parte della nostra cultura. Nel nostro piccolo cerchiamo sempre di proporre serate nella massima sicurezza di chi vuole passare una serata divertente e diversa dalla quotidianità. Per quanto riguarda l’episodio del 31 luglio scorso è stata semplicemente uno screzio come ne avvengono tanti nelle diverse serate in giro per il mondo. Abbiamo provveduto ad allontanare il responsabile e, visto che questo all’interno continuava in comportamenti poco amichevoli, abbiamo noi provveduto a chiamare le Forze dell’Ordine perché prendessero i provvedimenti necessari».

«Da quasi 10 anni – continua Parisini -  all’Ausonia vengono organizzati eventi notturni e non ci sono mai stati problemi di ordine pubblico. Abbiamo fatto grossi investimenti sulla sicurezza nello stabilimento, 55 mila euro solo nel 2014, 10 mila nel mese appena passato di luglio. Siamo in prima linea alla lotta contro lo smodato consumo di alcool grazie alla fattiva collaborazione con il progetto Overnight, la cui presenza porta maggior sensibilizzazione ai ragazzi su tali tematiche. Confermiamo la volontà di collaborare attivamente con le Forze dell’ordine affinché tali episodi non si verifichino più. Ora i genitori dovranno preoccuparsi per i trasferimenti serali dei propri figli: a causa della chiusura dell’Ausonia, i ragazzi saranno costretti a trasferte fuori Trieste per potersi divertire in luoghi di svago appositi, per cui ulteriori elementi di pericolo in più».

05ago2015. Conferenza stampa Ausonia (Foto Luca Marsi)

Per quanto riguarda il conto economico, Parisi spiega che «la chiusura ci poterà introti in meno per oltre 50 mila euro, senza contare il fatto che non si sa se all’apertura le persone torneranno ad affollare l’Ausonia come prima, o se questo li poterà ad abituarsi a frequentare altri locali. Da sottolineare poi che la chiusura è stata notificata proprio nel periodo di “alta stagione”, chiudere infatti adesso è davvero un problema. Oltre alla nostra organizzazione, ci andranno a rimettere lo Stato (vedi ad esempio SIAE e tasse), fornitori, Cooperativa Confini e indotto vario, con il serio rischio di non riuscire più a rialzarci. Voglio però affermare che quest’inverno cercheremo ulteriormente di potenziare il divertimento ludico serale allargando gli spazi e proponendo anche in inverno momenti ulteriore di svago notturno, ovviamente nella massima sicurezza».

Maddalena Della Libera, presidente della Cooperativa Confini afferma che «noi in pratica siamo il capro espiatorio in questa città. Sono allucinata da un provvedimenti di tale gravità per l’Ausonia, spero che in Questura ci ripensino e che, accogliendo il nostro ricorso, possiamo riprendere le nostre attività serali regolarmente».

Paolo Degrassi, presidente Anubi afferma invece che «noi siamo l’unica crew a Trieste che ha avuto dal Comune la deroga dal regolamento Movida e grazie a ciò possiamo tenera aperte le nostre serate fino le 4. Questo grazie all’impegno e alla serietà che ci ha contraddistinto in tutti questi anni di attività, sempre caratterizzati dalla massima sicurezza durante gli eventi da noi proposti in città e non solo».

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