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Cronaca

"Chromopolis", in arrivo quattro nuovi murales dedicati al rispetto dell'ambiente

I quattro interventi artistici coinvolgeranno 3 cabine elettriche (rispettivamente a Opicina, vicino all’Obelisco; in viale Miramare in prossimità dell’ingresso del Porto Vecchio e in piazza Sansovino) e il muro del centro di raccolta di via Carbonara.

Nell'ambito del progetto “Chromopolis – La città del futuro”, verranno realizzati 4 interventi artistici ispirati ai temi dell’energia, del riuso e della sostenibilità, che coinvolgeranno 3 cabine elettriche (rispettivamente a Opicina, vicino all’Obelisco; in viale Miramare in prossimità dell’ingresso del Porto Vecchio e in piazza Sansovino) e il muro del centro di raccolta di via Carbonara. I murales verranno realizzati dall’affermata artista romana Alessandra Carloni. “Riparte così - ha spiegato l’assessore Francesca Santis – l’edizione 2021 di “Chromopolis”, il progetto diffuso di riqualificazione urbana in città attraverso l’arte, che stiamo già portando avanti da diversi anni e che in questo caso si sviluppa grazie alla sinergia con AcegasApsAmga”. “Il lavoro che sta svolgendo l’assessorato ai giovani – ha detto De Santis – prosegue così con una particolare attenzione alla necessità di veicolare il messaggio della sostenibilità, del riciclo e del riuso alle giovani generazioni e, attraverso la loro attività, anche artistica come in questo caso, a far arrivare il messaggio anche ai più adulti perché solo un patto intergenerazionale potrà creare un futuro più sano”.

Territorio e sostenibilità

Il progetto di collaborazione tra la multiutility e il Comune di Trieste -è stato spiegato - nasce con l’obiettivo di valorizzare il territorio attraverso la riqualificazione estetica di tre cabine elettriche e una porzione del muro perimetrale di uno dei centri raccolta della città, attraverso diversi livelli di valorizzazione del territorio. Ogni intervento è stato studiato dall’artista a partire dal contesto in cui si trova il manufatto per inserirsi nell’ambito urbano, facendosi notare, ma al contempo raccontando il luogo e i suoi abitanti. Gli spazi scelti sono infatti presenti in modo capillare nel territorio: le tre cabine elettriche sono state identificate rispettivamente a Opicina, vicino all’Obelisco, in viale Miramare vicino all’ingresso in Porto Vecchio e in piazza Sansovino. Il Centro di Raccolta scelto è invece quello di via Carbonara, in zona San Giacomo, aperto anche la domenica e, anche in virtù di questo, il più frequentato dai triestini.

Gli interventi artistici

L’inconfondibile stile della Carloni, che richiama il filone steampunk e dell’energia del sogno, si adatta quindi a tutti e quattro questi luoghi. Nel caso della cabina posta in Viale Miramare, la vicinanza con la pista ciclabile ha richiamato la presenza di un soggetto viaggiatore che in sella a una bicicletta meccanica e surreale porta con sé, in una valigia, il Castello di Miramare. Allo stesso modo l’opera della cabina di Opicina si ispirerà alla famosa linea 2, del tram. Mentre a chiudere il cerchio e per dare l’accento sul tema dell’energia da cui prende il nome il progetto, la cabina elettrica del giardino di piazza Sansovino sarà un omaggio all’energie rinnovabili, sviluppando in chiave surreale e simbolica l’energia solare, eolica e idrica. A integrazione dell’iniziativa, si inserisce l’opera che verrà realizzata su una porzione del muro perimetrale del centro di raccolta rifiuti di Via Carbonara e che rientrata nell’ampio progetto avviato a inizio giugno insieme al Comune di Trieste per valorizzare le stazioni ecologiche. L’opera della Carloni in questo caso suggerirà come l’impegno dei cittadini per una buona raccolta differenziata, dia vita a un circolo virtuoso di rigenerazione delle risorse

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