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Cronaca

Chiusura Eaton, Cisint: «Puntiamo al mantenimento dei posti di lavoro»

«Già l'anno scorso zero risposte dal Ministro Calenda e dalla presidente Serracchiani per trattare di lavoro e sviluppo economico: ora lo pretendiamo e ripresentiamo la richiesta»

«Stamattina abbiamo incontrato le rappresentanze sindacali e condiviso il percorso possibile. L’azienda, senza coinvolgere le istituzioni, con una modalità inaccettabile ed eticamente condannabile ha deciso per il peggio. Il tutto è poi aggravato dalle regole del jobs act che non consente più l’applicazione di forme di tutela quale ad esempio l’utilizzo della cassa integrazione». Queste le dichiarazioni del sindaco di Monfalcone Anna Cisint sulla sua pagina facebook in riferimento alla chiusura dello stabilimento Eaton.

«Avevo già chiesto lo scorso anno, -continua il sindaco - con insistenza, al ministro Calenda e alla presidente della regione, a voce e per iscritto, l’attivazione di un tavolo per trattare, assieme a Comune, parti Sociali e sistema produttivo del territorio, i temi relativi allo sviluppo economico e al lavoro. Zero risposte. Ora lo pretendiamo e la richiesta è stata già inviata di nuovo oggi. Al primo punto c’è la situazione Eaton, ovviamente, ma vanno affrontate anche le altre questioni che ben conosciamo».

«Entro la prossima settimana -conclude Cisint - convocheremo un consiglio comunale per uscire con un unico documento utile all’obiettivo che deve essere il mantenimento dei posti di lavoro. Lo vuole la Costituzione, lo vogliono i figli dei dipendenti oggi fuori, lo vogliamo tutti noi che uniti saremo a fianco dei lavoratori, della loro dignità e professionalità».

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