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Cronaca

Il Civiform di Opicina è pronto a ripartire: si inizia il 7 settembre

Si riparte nel segno della sicurezza: distanziamento, formazione del personale e degli allievi sulle norme comportamentali e attenzione ai soggetti più fragili, oltre a un vero e proprio Patto di corresponsabilità stilato tra scuola, famiglie e alunni

Mentre in tutta Italia tutte le scuole e i centri di formazione si preparano a riaccogliere i loro studenti, Civiform di Opicina riparte già il 7 settembre. Dopo il grande l’impegno profuso per il buon andamento della struttura nel corso di tutta l’emergenza COVID-19 per la prevenzione e il contenimento della pandemia, la scuola riapre aule e laboratori ai 50 allievi delle classi terze, pronti ad iniziare il nuovo anno formativo che li porterà al traguardo della qualifica professionale. Nei giorni successivi, con turni scaglionati, torneranno a scuola anche le altre annualità, fino al quarto anno con cui gli allievi ottengono il diploma professionale. La ripresa avviene nel segno di un fondamentale obiettivo: garantire l’apprendimento per gli oltre 200 allievi, tutelandone salute e sicurezza. “Abbiamo lavorato incessantemente, con investimenti importanti - spiega la direttrice di Civiform Trieste, Chiara Franceschini –– per creare in tempo record tutte le condizioni necessarie per portare a compimento l’obiettivo dell’apprendimento in sicurezza che, accanto alla crescita umana e professionale dei nostri ragazzi, è la priorità assoluta della stagione di ripartenza”.

Linee guida e Patto di corresponsabilità

Fin dall’inizio dell’emergenza, la direzione di Civiform ha creato un gruppo di coordinamento, con protocolli e istruzioni anti-contagio, monitorando le azioni intraprese e operando prontamente per identificarne di nuove. Ora è stato predisposto un Regolamento specifico e sono state definite le Linee guida per l’accesso e la permanenza in struttura, accompagnato da un Patto di corresponsabilità. “Una sorta di contratto tra famiglie, allievi e scuola – riferisce Chiara Franceschini - in cui tutti sono chiamati a collaborare con un’unica finalità: apprendere in sicurezza”. Regole e istruzioni da seguire, dunque, ma anche una condivisione di intenti e la volontà di gestire tutto con la massima trasparenza, collaborando tutti assieme per ridurre i rischi e offrire serenità e tranquillità nei momenti scolastici ed extra scolastici.

Il distanziamento sarà la prima garanzia, accompagnata dalla disinfezione delle mani grazie a colonnine attrezzate poste in prossimità degli accessi e di tutti gli snodi della scuola. Solo nelle situazioni a rischio assembramento, dove non si potrà garantire la distanza superiore al metro e nelle attività di laboratorio, allievi e docenti dovranno indossare le mascherine – fornite da Civiform in kit settimanali – a protezione delle vie respiratorie. Oltre a questo, è previsto un controllo degli accessi con rilevazione della temperatura corporea tramite termoscanner rapidi, assieme al rafforzamento della sanificazione di locali con ditte specializzate e alla formazione obbligatoria per tutti su regole e prevenzione.

La formazione al tempo del Coronavirus

Civiform, come tutto il mondo della scuola, si è trovato a fare i conti con un modo tutto nuovo di fare didattica. Sostanzialmente, però, non si è mai fermato. Praticamente da subito è ripartito con tutti i percorsi di istruzione e formazione professionale in modalità a distanza, grazie alla massiccia mobilitazione di tutto il personale. Il tasso di partecipazione fin da subito ha sfiorato il 100%, coinvolgendo oltre 200 allievi. A scendere in campo un numero elevato di professionalità, tra cui docenti, coordinatori e tutor, figure “ponte” tra scuola e famiglia peculiari della formazione professionale, ma anche personale amministrativo e staff tecnico. A inizio giugno, poi, dopo oltre 11 settimane di lezioni on-line, le attività del Civiform sia per ragazzi che per gli adulti sono ripartite in presenza. Il “collaudo” graduale e prudente pre-estivo, quindi, è stato fondamentale per una ripartenza così precoce del nuovo anno formativo. “Abbiamo fortemente voluto ripartire in presenza non appena le disposizioni della Giunta regionale lo hanno consentito - sottolinea Gianpaolo Zamparo, presidente di Civiform - per dare un segnale ai nostri allievi e accompagnarli in quella che è la peculiarità della formazione professionale, l’apprendimento sul campo e la relazione umana”.

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