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Cronaca

Clpt: "A processo per caporalato alcuni dirigenti di un'azienda che opera nel Porto"

Sandi Volk: “Si tratta della Gts. Purtroppo sono coinvolti anche alcuni sindacati ‘compiacenti’. Si parla di lavoratori derubati, doppi turni non pagati, buste paga ‘fantasiose’, persone che lavorano senza orari e vengono chiamati a lavorare due ore prima del turno”

“Per la prima volta avrà luogo a Trieste un processo penale per caporalato nei confronti di alcuni dirigenti di una azienda, la GST, operante nel Porto di Trieste”. Lo dichiara Sandi Volk del Coordinamento Lavoratori Portuali Trieste (Clpt), secondo cui “Si parla di lavoratori derubati, doppi turni non pagati, buste paga ‘fantasiose’, persone che lavorano senza orari e vengono chiamati a lavorare due ore prima. 13 sono stati i lavoratori che si sono rivolti a noi (segnalando stipendi non pagati ma anche irregolarità di tipo penale) perché finora non c’era stato nessun riscontro dalla Magistratura . Un problema che risale al 2017 e che avevamo già sollevato in una conferenza stampa in aprile. Ora, grazie al grande lavoro d’indagine della Guardia di Finanza, che ha portato all’imputazione di questi dirigenti, c’è stato il primo rinvio a giudizio. Però a tutt’oggi il problema persiste e sono cinque o sei le aziende che in varia misura applicano condizioni di lavoro irregolari”.

“Purtroppo sono coinvolti anche alcuni sindacati ‘compiacenti’– spiega Volk -, è una situazione non tollerabile in un momento in cui Trieste proietta grandi prospettive nel futuro, e se il Porto deve diventare un riferimento internazionale non possiamo permettere che al suo interno operino aziende che praticano il caporalato. Un comportamento che porta ad abbassare i costi, facendo concorrenza sleale ad altre aziende che operano in legalità e potenzialmente peggiorando le condizioni lavorative di tutti i dipendenti. Clpt si batte affinché tutti abbiano lo stesso trattamento, secondo le disposizioni di legge. Ed è anche per questo che chiediamo l’applicazione dell’Allegato 8° che impedirebbe questo tipo di situazioni con l’assunzione diretta dei portuali da parte dell’ente gestore del porto”.

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