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Cronaca

Cobas Trieste, irruzione pacifica nella sede Pd: «No assoluto al ddl "La Buona Scuola" » (VIDEO - FOTO)

Conferenza stampa oggi pomeriggio da parte dei Cobas scuola e dell'UDS (Unione degli Studenti) per ribadire il No al decreto "La Buona Scuola", proposto dal Governo Renzi

Conferenza stampa oggi pomeriggio da parte dei Cobas scuola e dell’UDS (Unione degli Studenti) per ribadire il No al decreto “La Buona Scuola”, proposto dal Governo Renzi.

Non è mancata un’eclatante azione (video visibile in calce all’articolo) con l’irruzione pacifica nella sede del Pd, previa verifica dell’orario di apertura al pubblico per poter consegnare ad eventuali dirigenti e/o politici del Pd presenti del famoso discorso di Piero Calamandrei sulla scuola pubblica.

Non essendo stato presente nessuno in sede nessuno in questi, detto discorso è stato consegnato all’unica impiegata presente in loco.

I dirigenti Cobas avrebbero voluto srotolare fuori dalle finestre del Pd uno striscione contro il Ddl Scuola, idea poi accantonata a causa di assenza di un contraddittorio.

19mag2015. Manifestazione Cobas (Foto Luca Marsi)

«Siamo pronti allo sciopero degli scrutini – spiega Daniela Antoni dei Cobas scuola Trieste. Questa è una forma legittima di protesta, peraltro già messo in atto dai Cobas nel 2011; la legge infatti prevede fino ad un massimo di 5 giorni di blocco. Bocciamo il “pessimo maestro” Renzi e il suo Ddl, no al preside padrone, no ai quiz, si all’assunzione stabile dei precari secondo la sentenza della Corte di Giustizia Europea».

«Inoltre – continua Antoni - vogliamo sottolineare come i contratti dei docenti siano scaduti dal 2009, e sono quindi ben sei anni che non viene fatto il rinnovo».

E’ stato anche precisato che sono previste diverse iniziative per ribadire la nostra contrarierà al Ddl, a partire da una grande manifestazione domenica 7 giugno in difesa della buona istruzione nonché il blocco degli scrutini e di ogni attività scolastica che riguarderà  tutto il personale per due giorni consecutivi ( il 12 e 13 giugno) e cioè a partire dal giorno seguente la fine delle lezioni.

Andrea Gnesda, dell’Unione degli Studenti Trieste riferisce che «siamo in totale disaccordo con la nuova riforma sulla scuola del Governo Renzi, contro le prove Invalsi e la figura del preside-manager. Inoltre va sottolineato che sulla scuola pubblica vengono fatti investimenti sempre più esigui a vantaggio di quella privata».

In serata è arrivata la risposta del segretario cittadino del PD Nerio Nesladek.

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