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Cronaca

Coming Out Day, Sentinelle Sedute: «Fondamentale per vivere liberi la propria vita»

Nota su Facebook delle Sentinelle Sedute: «Oggi, 11 ottobre è la giornata internazionale in cui si celebra l'importanza del coming out. Il Coming Out Day si è tenuto per la prima volta negli USA l'11 ottobre 1988. Oggi noi vogliamo che il Coming Out Day sia ogni giorno»

«Oggi, 11 ottobre è la giornata internazionale in cui si celebra l'importanza del coming out. Il Coming Out Day si è tenuto per la prima volta negli USA l'11 ottobre 1988. Oggi noi vogliamo che il Coming Out Day sia ogni giorno».

Lo rileva in un posto postato sulla pagina facebook di Sentinelle Sedute, Alen Domancic, uno dei fondatori del gruppo.

«Volevamo - continua -  scrivere qualcosa per ricordare questa ricorrenza e, lo dico con il cuore in mano, mi sono posto il problema se io, eterosessuale, potevo scrivere qualcosa di intelligente e di rispettoso sull'argomento. Si posso. Devo. Posso perché ho vissuto sulla mia pelle gli effetti di una vita nascosta, fatta di bugie per occultare il proprio essere, la propria natura».

«Non voglio - spiega Alen - entrare nei miei fatti personali, ma sono stato indagato per atto dovuto per 8 anni, insieme ad altre persone, per aver ritrovato uno zio ...assassinato. Questo zio aveva 61 anni ed era gay , ma non lo sapeva nessuno nemmeno in famiglia. Viveva in un paesino di periferia, poche anime, molte comari. Viveva la sua sessualità in modo clandestino, inventandosi ogni domenica a pranzo in famiglia, racconti di feste conviviali inesistenti e gite con amici. Quando dopo la sua morte capii tutto, fui molto triste. Triste perchè era morto in modo violento per mano di chissà che bestia, ma più triste ancora per come aveva vissuto la sua vita. Bugie su bugie. La morte dell'anima». 

«L'espressione coming out - ancora - è usata per indicare la decisione di dichiarare apertamente il proprio orientamento sessuale o la propria identità di genere. Questa espressione deriva dalla frase inglese coming out of the closet ,"uscire dal ripostiglio" o "uscire dal nascondiglio", ma letteralmente "uscire dall'armadio a muro"».

«E' un'espressione - sottolinea - un pò antipatica a leggerla così. Se si potesse in una sola parola esprimerne il concetto io direi " diventa farfalla ". Fare coming out, perdonatemi se esagero, non è una scelta. E'una necessità. O meglio è la scelta tra vivere e morire, dentro .Non fare coming out significa aderire a tutto un sistema di compromessi imposti, in questo caso una vita fatta di bugie nate tutta da un unico enorme non detto..

«Il "velo" ti illude di essere protetto dal mondo, ma in realtà è una prigione.  Infatti la prima reazione di chi ha fatto coming out è quella di sentirsi “liberato”, anche se naturalmente la libertà ha un prezzo.  Ma tutte le libertà hanno un prezzo, sia chiaro , un prezzo che pochi sono disposti a pagare. Ci vuole coraggio ad essere uomini liberi . Buon Coming Out Day!»

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