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Cronaca

Comune di Trieste; 170.000 Euro per l'Assistenza ai senza Fissa Dimora

Il Comune mette "sul piatto" 170.000 euro per fornire assistenza ed aiuto, in convenzione con la Comunità di San Martino, alle persone senza fissa dimora nel centro diurno di via Udine Al via una nuova convenzione tra il Comune di Trieste e la...

Il Comune mette "sul piatto" 170.000 euro per fornire assistenza ed aiuto, in convenzione con la Comunità di San Martino, alle persone senza fissa dimora nel centro diurno di via Udine

Al via una nuova convenzione tra il Comune di Trieste e la Comunità di San Martino al Campo, per la gestione del Centro Diurno per persone senza fissa dimora di via Udine 19. I locali ristrutturati dalla Fondazione CRTrieste e concessi gratuitamente alla città, sono già punto di riferimento per tante persone che vivono una situazione personale tra le più difficili da affrontare.

Ecco quindi l'impegno finanziario del Comune di Trieste che per il funzionamento della struttura, per un anno, verserà un contributo di 170.000 Euro alla Comunità di San Martino.

Il Centro sarà aperto tutti i giorni dell'anno dalle 8.00 alle 11.00 e dalle 16.00 alle 20.00

In particolare si dovrà perseguire il risultato di togliere dalla strada (in particolare dall'area attorno alla Stazione) e dall'esposizione ai suoi numerosi rischi le persone senza dimora, di agganciare il maggior numero di persone appartenenti al target per fornire loro informazioni sia di tipo preventivo che di orientamento ai Servizi, di promuovere l'acquisizione di comportamenti di salvaguardia della propria e altrui salute e creare occasioni di socializzazione monitorando costantemente la popolazione che frequenta il Centro.

Importantissimo poi ricordare la disponibilità eccezionale di uno spazio specifico, all'interno del Centro, per l'accoglienza notturna in caso di emergenza freddo per il periodo dall'1 dicembre al 31 marzo.

All'interno della strttura saranno disponibili i servizi lavanderia (lava/asciuga), servizio docce, spogliatoio e cambio di biancheria, spazio colloqui di ascolto e di mediazione, disponibilità di materiale informativo mirato alla prevenzione e al contenimento dei rischi sanitari, presenza programmata di operatori socio sanitari in loco, consulenza sanitaria da parte di alcuni medici volontari, consulenza legale, supporto nella compilazione di curriculum vitae, spazio di aggregazione con giochi da tavolo tv e audiovisivi, piccola biblioteca ed emeroteca, inserimento in laboratori creativi e/o di alfabetizzazione, postazione per ricarica batterie dei cellulari, distribuzione bevande e distribuzione settimanale di vestiario e/o di coperte.

Ma la convenzione non tratta solo di semplici servizi, fissando degli obiettivi da raggiungere in questo anno di convenzione, ed in particolare:

· diminuzione numero di persone senza dimora presenti nelle ore diurne nei pressi della stazione ferroviaria;

· diminuzione del loro stato di marginalità e di isolamento sociale;

· aumento, per gli utenti del Centro, del livello di autonomia, di consapevolezza dei propri diritti e di protagonismo;

· riconoscimento ed accettazione di alcune essenziali regole di comportamento e di convivenza;

· maturazione di un maggiore senso di appartenenza alla comunità cittadina e di fiducia verso la rete dei Servizi;

· miglioramento e potenziamento della qualità e dell'efficacia del lavoro integrato mirato a persone senza dimora;

· creazione di un nuovo modello di intervento sociale all'interno delle politiche territoriali.

Per quanto riguarda il personale (che sia stipendiato o volontario) la Comunità dovrà garantire che gli operatori impegnati nel Centro Diurno - almeno 2 in compresenza - siano in possesso di tutti i requisiti richiesti dalle vigenti disposizioni legislative e normative in materia.

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