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Cronaca

La Lega detta legge in Giunta e si prende bilancio e commercio

Dietro alle modifiche di maggioranza si notano delusioni, obiettivi raggiunti e il sindaco a cercare di mettere pace tra gli alleati di governo. Polidori al bilancio e Serena Tonel che "strappa" il commercio dalle mani di Lorenzo Giorgi. Fatta fuori la De Santis sul turismo

Ieri pomeriggio il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza ha tenuto a battesimo la modifica degli assetti di Giunta, che se da un lato non testimoniano il tanto atteso rimpasto di Giunta, dall'altro invece hanno certificato importanti cambiamenti sul piano delle deleghe. Lorenzo Giorgi è stato privato del Commercio - fatali forse i malumori dei commercianti arrivati fino nelle sale del palazzo, forse galvanizzati da momenti celebrativi di fine campagna elettorale in un locale di via Torrebianca - e la Lega ha "imposto" il risultato del 26 maggio chiedendo, ed ottenendo, due deleghe che in Giunta pesano molto. 

Il cambio delle deleghe: la Lega al bilancio e commercio

Il bilancio del Comune infatti è passato nelle mani del vicesindaco Paolo Polidori, mentre la giovane romana Francesca De Santis, pupilla di Sandra Savino, ha dovuto arrendersi di fronte al risultato delle urne e agli "ordini" di scuderia lasciando al più esperto Giorgio Rossi la delega sul turismo. Serena Tonel ha "scippato" i commercianti a Forza Italia, possibile bacino elettorale per le amministrative dove il Carroccio tenterà la scalata a palazzo Cheba. Nel contempo, in una contropartita politica il sindaco Dipiazza mette d'accordo gli alleati indicando in Francesco Panteca l'uomo giusto per succedere a Marco Gabrielli. 

La Lista Dipiazza riconferma la presidenza

Nella Lista dei fedelissimi del sindaco, a pagare il prezzo più alto è stato stato proprio il medico di Cattinara, non senza discussioni interne al partito e non senza strascichi consiliari. Nella comunicazione istituzionale infatti, questa volta Facebook ha lasciato qualche scoria di troppo e non ha funzionato come sempre. Panteca, Cason e Rescigno hanno portato a casa il risultato che speravano - le idi di marzo si sono presentate in forma epistolare, missive digitali e altro - e la tanto sbaniderata Trieste Servizi dovrà aspettare ancora un po', ora che il sindaco ha "sistemato" i rapporti di forza. 

La delusione di Bertoli

Grande delusione invece per il leghista Everesti Bertoli, che aspirava a presiedere l'aula e che ringrazia Dipiazza "per come fa il sindaco". La situazione in Consiglio quindi è tornata apparentemente alla normalità, con Igor Svab che torna sui banchi dell'opposizione dopo aver retto la presidenza. Una situazione al limite del paradossale per certi versi, con i Cinque Stelle che non hanno commentato - né il Partito Demcoratico - lasciando il campo alla Sabrina Morena di Open FVG che non ha lesinato critiche e accuse politiche. 

Open FVG: "Il ballo delle deleghe"

"L'ultima novità di Trieste è il "ballo delle deleghe" - ha affermato la Morena - con gli assessori che cambiano deleghe mentre le "poltrone" restano. Non mi pare saggio concentrare le deleghe nelle mani di due assessori, in particolare in quelle del vicesindaco a cui questa volta viene affidata la partita delicata del bilancio, proprio a lui, componente della giunta di cui a suo tempo abbiamo chiesto le dimissioni e la revoca della carica di vicesindaco". 

"Non mi pare proprio la persona più appropriata a cui dare questo incarico delicato e importante. Per quanto riguarda le deleghe all'assessora Tonel che con i suoi molteplici incarichi rischia di non riuscire a seguire tutto, mi auguro che farà meglio del suo predecessore nel campo del commercio, evitando di trasformare di nuovo la città in una "baraccopoli maleodorante" ha continuato la Morena. 

"Forse con la delega del turismo a Rossi finalmente si capirà come verrà spesa la tassa di soggiorno. Intanto la città versa nella più completa confusione, sporca, trafficata, senza una direzione precisa né per quanto riguarda il lavoro né per quanto riguarda gli aspetti che riguardano l'ambiente, la salute, i diritti.Trieste potrebbe essere una meravigliosa moderna città europea, mentre per ora è governata dalla giunta come un paesotto trascurato e ripiegato su se stesso". 

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