PETIZIONE ON-LINE, EBOLA E TETTO SALARIALE: TUTTO SULLE SPALLE DEI POLIZIOTTI!
Comunicato stampa Sap Trieste
PETIZIONE ON-LINE, EBOLA E TETTO SALARIALE:
TUTTO SULLE SPALLE DEI POLIZIOTTI!
Tubercolosi, epatite, ebola, lebbra e molte altre malattie sono alcuni dei pericoli ai quali i nostri agenti di polizia sono esposti in tutto il territorio nazionale. E' indubbio che gli operatori coinvolti direttamente nelle operazioni d'accoglimento delle migliaia di profughi rischiano di più ma è anche vero che quelli impegnati nei viaggi di trasferimento - spesso utilizzando aerei di linea e pullman - sono fortemente a rischio, come di conseguenza l'intera comunità. Il problema sta soprattutto nell'accoglienza: un controllo sommario (senza nessun esame sanitario) di pochi medici per le migliaia di immigrati che vengono trasferiti nelle varie regioni italiane, tra cui il F.V.G. e Trieste, non può costituire una garanzia reale. Gli "accolti" inoltre hanno la facoltà di rifiutare controlli sanitari, cure mediche e foto-segnalamento. Le rassicurazioni di "rito" e "ufficiali" su tutto il territorio nazionale e le prevenzioni distribuite agli operatori (mascherine e guanti) dopo le pressanti richieste del SAP, non bastano a rassicurarci su un problema addirittura nascosto nei primi casi di contagio. Non si tratta di allarmismo, perché non mancano i casi di poliziotti venuti a contatto con germi attivi di malattie infettive tanto da essere sottoposti a cure; proprio in questi giorni c'è un allarme sanitario da parte dell'OMS che considera il virus dell'ebola un'emergenza internazionale. Non si tratta di scarsa "sensibilità" o "solidarietà" nei confronti di chi fugge da situazioni disperate, ma di guardare in prospettiva gli effetti di questi "ingressi". Quale futuro si prospetterà per i nuovi "ospiti" che vivranno a spese della comunità o che verranno assoldati dalla criminalità tenuto conto che anche per i nostri giovani oggigiorno è difficile trovare un lavoro. Questa non è vera accoglienza! Le rassicurazioni dei nostri Ministri a riguardo non convincono i poliziotti che non vorrebbero né ammalarsi né mettere a rischio la salute dei propri familiari. Noi poliziotti siamo abbandonati ancora una volta dalle istituzioni come anche da troppo tempo su tantissime problematiche prima di tutte quella del trattamento economico, con un contratto fermo da 5 anni ed il tetto salariale che blocca le retribuzioni da troppo tempo. E dire che i fondi ci sarebbero … Se invece di pensare a chiudere quasi 300 presidi di polizia si pensasse ad "unire" gli apparati delle 7 forze di polizia (5 nazionali e 2 locali) presenti sul territorio nazionale? Si risparmierebbe il 60% della spesa sulla sicurezza che attualmente è di 20 miliardi di euro all'anno. Il SAP, promotore di una petizione online per tagliare il numero di polizie e non la presenza della sicurezza sul territorio, invita tutti i cittadini a firmarla sul sito www.poliziaunita.it
Il Segretario Provinciale
Lorenzo Tamaro