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Cronaca

Coronavirus: la comunità cinese distribuisce aiuti e protezioni ai triestini

Oltre alle iniziative spontanee dei singoli, il dono di quasi 600 mascherine all'ITIS e una raccolta fondi. Molto attiva l'associazione culturale di Trieste Nihao Panda. Grazie a un post sulla loro pagina Facebook un'azienda cinese si è attivata per donare dei computer traduttori a un'équipe medica cinese nell'ospedale di Milano

Mascherine distribuite nelle cassette della posta e nei condomini, raccolte fondi e molto altro: dalla comunità cinese di Trieste arrivano manifestazioni di solidarietà nei confronti dei triestini. Molte le iniziative nate spontaneamente e senza organizzazione, semplicemente dei buoni vicini cinesi che hanno distribuito (con protezioni adeguate) i DPI alle altre famiglie del condominio,(come la ragazza della foto) ma anche opere di bene più strutturate, come il dono all'ITIS di 1200 guanti e 570 mascherine, raccolte dall'Associazione Cinese Trieste. Parallelamente la comunità ha portato avanti una raccolta fondi ancora in corso apposta per far fronte all'emergenza da Covid 19, anche se non sono state ancora definite le modalità di distribuzione e i beneficiari. È notizia di oggi, inoltre, quella di un ex studente cinese del MIB che ha donato alla città 4000 mascherine.

L'associazione Nihao Panda

C'è poi 'Nihao Panda', un'associazione culturale virtuosa nata per organizzare eventi di promozione della tradizione cinese a Trieste e integrare ancor di più la comunità nel tessuto sociale cittadino. La presidente Jili Yao spiega che "l'associazione ha donato all'ITIS 100 mascherine e 600 paia di guanti. Oltre a questo ci siamo attivati sui social come tramite tra le nostre due nazioni, vista la collaborazione che si è instaurata nella lotta contro il virus, e abbiamo pubblicato un post per la ricerca di traduttori da affiancare alla Croce Rossa di Roma e allo staff medico cinese arrivato in Italia. Il post è diventato virale raggiungendo più di 43.000 persone e centinaia di condivisioni". 

"Le condivisioni - spiega Yao - sono arrivate fino all'azienda cinese Langogo, che produce traduttori computerizzati, dispositivi che costano dai 350 euro in su. L'azienda ci ha contattati proponendo in regalo un computer per ogni medico cinese arrivato a Roma. L'équipe medica non aveva bisogno del supporto, che si è invece rivelato essenziale per un altro gruppo di dottori arrivato a Milano. Questo piccolo dono velocizzerà la comunicazione e la comprensione reciproca. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno condiviso il post, anche grazie a loro questa donazione è stata possibile. Abbiamo fatto un cosa bellissima insieme".

Il pacco con i mini computer è già in viaggio verso l'albergo che ospita i medici cinesi e intanto lo staff di Nihao Panda si dà da fare lavorando da casa, a porte chiuse e collaborando con la comunità cinese di Trieste in diverse iniziative, pubbliche e private. Sulla pagina Facebook dell'associazione, intanto, campeggia oggi una frase che non potrebbe essere più significativa: "Ogni azione è una goccia nel mare che provoca onde".

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