Confagricoltura Fvg: «Produrre di più con meno, ce lo chiede l’Europa»
Serve uno sforzo degli agricoltori in innovazione e sostenibilità ambientale. Due giorni di dibattito al Global Food Forum 2016
«Gli agricoltori del Fvg devono comprendere le novità e i cambiamenti in atto nel loro comparto a livello mondiale ed europeo e puntare su colture più efficienti e meno costose dal punto di vista produttivo», dice Philip Thurn Valsassina, vicepresidente di Confagricoltura Fvg al suo rientro dal Global Food Forum 2016, appena conclusosi a Pavia dove si è discusso de “I nuovi volti dei sistemi alimentari europei”. «Per i prossimi anni – prosegue Thurn Valsassina – è difficile ipotizzare grandi aumenti di ricavi per le imprese agricole europee e, perciò, sarà necessario trovare tutta una serie di soluzioni per ridurre i costi di produzione. Il messaggio che ci viene da questo incontro dove erano presenti oltre 150 persone (esperti e opinion leader dell’agricoltura europea) e due ministri italiani, è quello di diventare capaci di produrre di più con meno: meno consumo di terra, di energia, di concimi, di fitofarmaci, di acqua. Nell’ottica della sostenibilità, anche l’agricoltura biologica potrà avere il proprio spazio di crescita. La politica agricole dell’Ue è in una fase di forte revisione e, in futuro - conclude Thurn Valsassina -, si tornerà al sostegno economico delle tipologie colturali in sostituzione al contributo per ettaro e si punterà alle coperture mutualistiche per il ristoro dei danni causati dal maltempo e dalle eccessive oscillazioni dei prezzi di vendita dei raccolti».
I lavori dei sottogruppi che hanno animato il Global Food Forum (che ha in Confagricoltura il suo partner italiano), si sono conclusi con la stesura di una serie di domande puntuali inviate alle Istituzioni comunitarie al fine di ottenere chiarimenti e approfondimenti in grado di dare indicazioni pratiche e precise all’impegno quotidiano degli agricoltori.