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Cronaca

Confcooperative, l'albergo diffuso cresce (+32%) pur in un contesto montano difficile

La montagna friulana va sostenuta, dice Sialino, e la cooperazione è in prima linea

«L’albergo diffuso non è un’esperienza aliena alla montagna friulana, tutt’altro. E con la stessa condivide soddisfazioni (poche) e criticità (tante)», è la prima sottolineatura di Flavio Sialino, presidente di Confcooperative Udine, organizzazione cooperativa a cui aderiscono la maggior parte degli operatori associati che gestiscono gli alberghi diffusi attivi in regione.

«La montagna friulana, infatti, sta vivendo un momento difficile come testimoniato, spesso, anche dalle inchieste del stampa locale – prosegue Sialino -. Ci sono significativi problemi di viabilità, di collegamenti infrastrutturali telematici, di servizi che chiudono, di giovani che emigrano, di terme che non decollano, di viabilità non sempre efficiente, di turismo che stenta (compreso quello della neve), di una promozione non sempre adeguata… ma, nonostante ciò, l’albergo diffuso continua a crescere, come testimoniato dai dati ufficiali messi a disposizione da Promoturismo Fvg (peccato che oramai troppo spesso si costruiscano argomenti del 2016 sui dati del 2014…). Dal 2012 al 2015, le presenze negli alberghi diffusi sono passate da 48.013 a 63.559, con una crescita del 32% (quale comparto turistico regionale ha fatto meglio?). Inoltre – chiosa Sialino – va detto che il sostegno all’esperienza dell’albergo diffuso (con i suoi recuperi edilizi e il suo indotto occupazionale ed economico) da parte di Confcooperative, è solo uno dei tasselli del “Progetto montagna” che, a esempio, vede crescere la cooperazione di servizio (con i negozi di prossimità), la cooperazione per la produzione e fornitura di energia elettrica e quella del Credito Cooperativo».

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