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Cronaca

Confindustria Venezia Giulia, primo anniversario: sempre più interazione scuola-lavoro

Decisa l'aggregazione delle imprese secondo 5 Aree di "Smart Specialization": Agroalimentare; Metalmeccanica e Sistema Casa; Tecnologie marittime; Smart health;

Un punto sui primi 365 giorni di attività di Confindustria Venezia Giulia, sui progetti già attuati, su quelli in corso e sulle azioni da cantierare per il futuro è stato il centro dell'intervento di Sergio Razeto, Presidente di Confindustria Venezia Giulia, all'Assemblea Annuale Interna svoltasi nella sede di Ronchi dei Legionari (GO).

Un percorso, a tratti non semplice, avviato e portato avanti con l'obiettivo di rilanciare e meglio qualificare la presenza del settore manifatturiero e di quello dei servizi nelle province di Gorizia e di Trieste, al fine di contribuire alla creazione di valore sul territorio, in maniera equilibrata tra i diversi settori, e conseguentemente alla crescita di tutta l'area.

Per raggiungerlo è stata avviata la riorganizzazione dei servizi associativi, superando la divisione per sezioni merceologiche, e si è lavorato per stimolare l'aggregazione delle imprese secondo 5 Aree di “Smart Specialization”: Agroalimentare; Metalmeccanica e Sistema Casa; Tecnologie marittime; Smart health; Cultura, creatività e turismo. Si tratta di una strategia legata all'evoluzione degli strumenti di politica industriale europea, introdotta per dare un migliore supporto al sistema produttivo e agevolare la sinergia tra il mondo delle imprese e quello della ricerca e recentemente recepita dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Confindustria Venezia Giulia sta spingendo in questa direzione, soprattutto perché l'aggregazione delle imprese secondo queste aree è obbligatoria per partecipare ai bandi del Por Fesr che per il periodo 2014-2020 stanziano risorse pari a 150 milioni di euro. Gli uffici dell'Associazione stanno quindi accompagnando le imprese per la costituzione di contratti di rete, necessari per accedere ai finanziamenti europei, e di protocolli di legalità con le Prefetture di Trieste e di Gorizia, utili a ottenere delle premialità nei bandi. Ne è un esempio la Rete BioHighTechNet, promossa e costituita sotto la regia del Vicepresidente di Confindustria VG, Diego Bravar, che raggruppa oltre 30 imprese regionali dell'ambito Smart Health, che comprende i settori industriali biomedicale, biotecnologico e bioinformatico, e che vuole contribuire alla collaborazione, allo sviluppo, all'innovazione e alla competitività delle realtà aderenti e più in generale dell'intero settore. Inoltre Confindustria VG ha deciso di partecipare con le Associazioni degli Industriali di Pordenone e di Udine al capitale del Comet, l'Agenzia per lo sviluppo del Distretto Industriale della Meccanica e dell'Agenzia per la promozione del Cluster dell'Arredo e del Sistema Casa. In parallelo è stato aperto uno sportello dedicato ai finanziamenti europei per offrire consulenza nella predisposizione dei progetti e nell'assistenza amministrativa e finanziaria della successiva gestione.

Sempre con lo scopo di accompagnare la crescita delle imprese, l'Associazione ha sottoscritto un protocollo con l'Università degli Studi di Trieste e ha aperto un tavolo di lavoro per incrementare i percorsi congiunti di innovazione, ricerca e  trasferimento tecnologico, agevolare la collaborazione tra i Dipartimenti e le aziende, adeguare l'offerta formativa alle necessità delle aziende.

L'Associazione ha poi incrementato gli eventi formativi per imprese e imprenditori e ha proseguito nello stimolare l'alternanza scuola-lavoro coinvolgendo gli Istituti in 12 visite aziendali con la presenza di 450 studenti.

Per fare in modo che le imprese del territorio riescano a cogliere maggiormente le opportunità di internazionalizzazione, soprattutto verso quei paesi in cui il mercato per le rispettive produzioni è più vivace di quello domestico, è stata attivata una collaborazione con la società IC&Partners che opera in 13 Paesi e assicura supporto alle aziende nell'ingresso e nello sviluppo all'estero.

Confindustria VG si è poi concentrata su progetti che riguardano la “governance economica del territorio”: sta caldeggiando l'unificazione tra i Consorzi Industriali di Gorizia e di Monfalcone, sostenendo il rilancio delle funzioni logistiche e retroportuali della Sdag, collaborando con l'Unione degli Industriali di Pordenone e l'Autorità Portuale di Trieste per la costruzione di un corridoio logistico per spostare volumi di traffico fra l'area industriale del pordenonese e il porto di Trieste. L'Associazione sta poi lavorando per accompagnare le imprese nel cogliere le opportunità derivanti dal riconoscimento dell'Area di Crisi Industriale Complessa di Trieste e sarà parte dei tavoli per la Crisi Industriale dell'Isontino, in apertura in autunno. Per completare questo quadro, l'Associazione ribadisce la necessità di ricostituire un Ente di sviluppo territoriale a Trieste al fine di creare le condizioni per poi giungere a un unico Consorzio Industriale che abbia competenze per tutta l’area di Trieste e Gorizia. Ciò andrebbe ulteriormente in sintonia con la costituzione di un’unica Autorità portuale che assommi in una unica “governance di sistema” i porti di Trieste e Monfalcone. Su quest'ultimo andrebbero effettuati e completati interventi urgenti, al momento bloccati da intoppi burocratici, che stanno impedendo la piena operatività dello stesso. 

Confindustria sostiene inoltre l'urgenza di avviare i lavori per il polo intermodale nell'Aeroporto di Ronchi dei Legionari, al fine di dare ulteriore centralità al nostro territorio.

L'Associazione ribadisce poi la centralità del progetto di riutilizzo del Porto Vecchio di Trieste, che ha un grande potenziale non solo per la crescita del capoluogo del Friuli Venezia Giulia ma anche per lo sviluppo socioeconomico di tutta la regione, con positive ricadute addirittura a livello italiano ed europeo, e che non si vorrebbe subisse rallentamenti in caso di mutamenti dello scenario politico.

Circa il processo unificativo tra le Camera di Commercio di Gorizia e Trieste, da sempre caldeggiato da Confindustria, stiamo sostenendo i criteri di equità nella rappresentanza territoriale dei costituendi Organi, non secondo una logica di “bilancino” ma per assicurare pari dignità tra i componenti, e stiamo lavorando per una presidenza autorevole, rappresentativa, che sia espressione “alta” di tutte le istanze economiche del territorio.

Il Presidente Razeto ha concluso ribadendo: “Le molte attività svolte dall'Associazione, sia quelle portate avanti in maniera silenziosa, sia quelle in maniera più evidente, sono solo il primo tratto di un percorso che Confindustria Venezia Giulia vuole proseguire con ancora più forza per sostenere gli imprenditori - grandi, medi e piccoli - e tutti coloro che credono nel futuro delle proprie imprese e che vogliono essere protagonisti dello sviluppo del territorio, per dare maggiore peso all'Associazione e per poter avere maggiore rappresentatività e propositività nei confronti degli interlocutori Istituzionali. Siamo stati tra i prime ad affrontare una sfida complessa, quella dell'unificazione, e ora vogliamo portare a casa nuovi e importanti risultati”.

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