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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Botti di Capodanno, i consigli degli artificieri

Dagli artificieri consigli su come utilizzare e quali accortezze prendere se si maneggiano giochi pirotecnici e fuochi d'artificio la notte di Capodanno. Importante non riutilizzare i giochi rimasti inesplosi dopo la loro accensione e divieto assoluto di confezionare artigianalmente artifici e petardi

«È abitudine festeggiare la fine dell’anno anche utilizzando artifici e giochi pirotecnici. Proprio attraverso i media appare importante sensibilizzare soprattutto i più giovani in merito alla pericolosità di questi prodotti, “giochi” fino a un certo punto, da utilizzare con buon senso. Si tenga presente che la fascia d’età fra gli 11 e i 16 anni risulta essere quella più colpita dal fenomeno e, pertanto, è importante che si attuino idonee campagne di prevenzione e di sensibilizzazione, coinvolgendo anche i genitori perché affianchino i propri figli nelle operazioni di accensione di questi artifici pirotecnici».

DSC_0042-3In Questura, il dirigente dell’Upgsp Davide D’Auria e personale del Nucleo artificieri del Friuli Venezia Giulia della Polizia di Stato hanno ribadito che artifici e giochi pirotecnici sono per loro natura pericolosi, devono essere comperati da rivenditori autorizzati, devono presentare la marcatura CE e maneggiati con la massima attenzione rispettando le modalità d’uso riportate sull’etichetta. Anche i luoghi per la loro accensione devono esser scelti con cura: i più idonei sono i luoghi aperti, lontani dalle abitazione e privi di vegetazione facilmente infiammabile. Inoltre è stato raccomandato di non riutilizzare i giochi pirotecnici rimasti inesplosi dopo la loro accensione.

È stato ricordato infine che è assolutamente vietato confezionare artigianalmente artifici pirotecnici e petardi. Tali indicazioni vanno seguite, rispettando anche gli animali, imprevedibili nelle loro reazioni a seguito del frastuono provocato in queste occasioni. Durante la prima notte del 2015 a Trieste un minorenne ha riportato un’ustione all’occhio. In tutta Italia si sono registrati 251 feriti, di cui 68 minori. Nel 2014 si registrò un morto, a Roma, per soffocamento, mentre nel 2013 ci furono due morti.

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