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Cronaca Piazza Unità d'Italia

Consiglio Comunale sui rifugiati: «Nessuna criticità da segnalare»

La seduta voluta dall'opposizione sul tema dei richiedenti asilo, a prima firma Everest Bertoli (Forza Italia), ha visto la presenza delle istituzioni coinvolte (eccetto il Prefetto), delle forze dell'ordine e dei direttori degli istituti che si occupano dell'accoglienza

Il tema dell'accoglienza dei richiedenti asilo in città è stato al centro del Consiglio Comunale che si è svolto ieri sera. La richiesta della seduta straordinaria è arrivata dall'opposizione, in primis da Everest Bertoli, capogruppo di Forza Italia: «L'immigrazione è un business: lo stato trasferisce al Comune di Trieste 4 milioni e 200 mila euro per l'accoglienza dei rifugiati e solamente 3.500 euro per il piano locale giovani. Negli ultimi tre anni lo Stato ha tagliato mezzo milione di euro al Comune di Trieste per il funzionamento delle scuole materne comunali».

Chiamati per intervenire e riferire c'era l'assessore regionale Gianni Torrenti che ha sottolineato come «la Regione (prima in Italia) ha messo trovato una soluzione: l'accoglienza diffusa, per evitare un assembramento di 400 persone in uno stesso posto». All'esponente della Giunta regionale ha fatto seguito l'intervento della portavoce della Questura e vicequestore aggiunto Denise Mutton: «Non si segnalano criticità sotto il profilo dell’ordine pubblico. Non vi è correlazione fra il fenomeno migratorio e l’incidenza di reati compiuti in città»; è stato poi il turno del comandante del Nucleo investigativo dei Carabinieri Fabio Pasquariello: «Nel 2012 solo una richiesta di intervento riguardava richiedenti asilo, una anche nel 2013, quattro nel 2014 di cui solo una con rilievo penale (su 45 mila richieste totali, ndr). In questo 2015 invece, su 5800 richieste, nessuna è relativa a richiedenti asilo»; infine, per le forze dell'ordine, è stata la volta del comandante della Polizia Locale Sergio Abbate: «Non è stato notato nessun peggioramento di reati o illeciti commessi da richiedenti asilo».

Non è passata inosservata l'assensa della Prefettura, «più volte citata eppure assente», ha sottolineato il capogruppo di Un'Altra Trieste Franco Bandelli che aveva chiesto in apertura di Consiglio la «sospensione per la mancaza dello Stato». Alla fine, dopo l'intervento di Marco Toncelli, capogruppo del Partito Democratico, che chiedeva il rispetto per gli intervenuti, la pregidiziale è stata bocciata.

Tornando agli interventi, dopo le forze dell'ordine ha preso la parola Gianfranco Schiavolre dell'Ics: «Il problema italiano è che viviamo una crisi da crescita accelerata. Siamo il terzo o quarto Paese europeo per domande di asilo. Il nostro modello è quello di ospitare nelle normali abitazioni in tutta la città, impostazione verso cui si sta andando a livello internazionale. Ics e Caritas gestiscono il sistema al momento: a oggi assistiamo 480 rifugiati». «Fra Caritas e Ics diamo a Trieste Trasporti 16.800 euro al mese per l’acquisto di biglietti degli autobus per i richiedenti asilo - ha spiegato il direttore della Caritas Alessandro Amodeo -. Sono soldi che rimangono tutti sul territorio e quindi c'è un ritorno economico». Infiene è giunto l'appello dal presidente della Consulta degli immigrati Hector Sommerkamp: «Questo deve essere un problema europeo, l’Italia non può restare da sola».

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