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Dopo i disordini al ricreatorio Toti / Barriera Nuova - Città Nuova / Foro Ulpiano

Continua il processo a Ugo Rossi: sentiti i consiglieri e l'assessore Matteoni

Hanno testimoniato i testimoni dell'accusa e della difesa. Il consigliere del Movimento 3V era entrato al ricreatorio Toti senza Green pass, spintonando l'assessore e una dipendente comunale, per poi resistere alla Polizia locale. Prossima udienza in ottobre

Continua il processo a Ugo Rossi dopo i fatti dello scorso febbraio al ricreatorio Toti. In questa occasione, durante la V commissione consiliare, l’esponente del Movimento 3 V è entrato nella struttura rifiutandosi di esibire il Green Pass, fino all’intervento della Polizia locale, che lo ha portato via in manette. Dopo aver sentito i testi, il giudice Giorgio Nicoli ha fissato la prossima udienza il 10 ottobre alle 15.15.

Sono stati sentiti dai legali e dal Pm Matteo Tripani alcuni testimoni dell’accusa: l’assessore comunale all’educazione Nicole Matteoni, parte civile difesa dall’avvocato Claudio Giacomelli, la presidente di commissione Manuela Declich (Lega) e i consiglieri Corrado Tremul (FdI), Angela Brandi (FI) e Mirko Martini (Noi con l’Italia). Convocati invece dalla difesa il giornalista Lorenzo Degrassi e il direttore generale del Comune Fabio Lorenzut. Il consigliere Rossi, ora sospeso, è difeso dall'avvocato Filippo Teglia.

Così ha dichiarato l'assessore Matteoni: "Ho fermato il consigliere Rossi perché stava cercando di entrare senza esibire il Green Pass. Ha detto che mi avrebbe denunciato e si è avvicinato alla mia faccia senza mascherina, tanto che sentivo il suo alito. Poi mi ha spintonato e l'ho visto fare la stessa cosa con la dipendente comunale del ricreatorio Toti, che è finita contro il muro e si è fatta male a una spalla. L'ho sentita gridare, le ho chiesto come stava. Ha detto di aver già subito un intervento a quella stessa spalla. Dopo l'episodio ho sofferto d'insonnia per qualche giorno".

Così ha spiegato invece Mirko Martini: "Ho parlato con lui venti minuti per convincerlo a desistere. Io e Rossi abbiamo la stessa età, volevo solo risparmiargli una brutta avventura. Mi ha risposto che lo faceva anche per noi".

"Sono consigliera comunale da vent'anni e non ho mai visto niente del genere" ha spiegato Manuela Declich, precisando che la commissione era stata istituita per prendere delle decisioni in merito a un murales da realizzare nel ricreatorio in memoria del giovane campione di breakdance Mattia Montenesi, scomparso prematuramente. "Dopo l'episodio - ha concluso Declich - abbiamo continuato i lavori della commissione, anche per rispetto alla famiglia di qualcuno che non c'è più".

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