Contrabbando di sigarette: barista residente a Trieste scoperta dalla Guardia di Finanza
I militari di Monfalcone hanno indagato e posto fine al commercio illegale delle bionde: 55 chili trovati a casa e nel bar della donna, altri 50 a casa del suo "grossista"
I finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Monfalcone, al termine di complesse e articolate indagini di polizia giudiziaria, hanno individuato una donna di origini romene titolare di un bar nel monfalconese che vendeva sottobanco tabacchi lavorati esteri delle più svariate e rinomate marche.
Nel corso delle perquisizioni - effettuate tanto d’iniziativa quanto in delega dei provvedimenti adottati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trieste - sono stati trovati, sia presso l’esercizio commerciale che presso il domicilio della donna, a Trieste, circa 55 chilogrammi di sigarette di contrabbando, abilmente occultate nelle intercapedini degli armadi della casa e in loculi appositamente creati nella parte inferiore del bancone del bar.
I successivi approfondimenti investigativi hanno consentito di ricostruire la “filiera del contrabbando di t.l.e. monfalconese”. Le Fiamme Gialle di Monfalcone, infatti, sono riuscite ad individuare un soggetto albanese residente a Trieste il quale a sua volta vendeva - come grossista - i tabacchi acquistati sul mercato nero ai contrabbandieri al dettaglio. I Finanzieri quindi hanno provveduto a effettuare una perquisizione domiciliare presso l’abitazione del soggetto, a margine della quale sono stati trovati ulteriori 50 chilogrammi di bionde.
L’operazione condotta dalle Fiamme Gialle monfalconesi, che si inquadra nel più ampio contesto dell’attività di prevenzione e repressione svolta dal Corpo quotidianamente a tutela degli operatori economici sani e della leale concorrenza, mette in luce possibili segnali di ripresa del fenomeno del contrabbando di t.l.e. anche in aree del Paese considerate poco ‘ricettive’ di simili fenomenologie di criminalità economica.