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Cronaca

Contributi minoranza linguistica slovena, approvato il regolamento dalla Giunta regionale

La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato oggi, su proposta dell'assessore alla Cultura Sport e Solidarietà, Gianni Torrenti, il regolamento per la concessione di contributi a favore di enti ed organizzazioni della minoranza linguistica slovena

La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato oggi, su proposta dell'assessore alla Cultura Sport e Solidarietà, Gianni Torrenti, il regolamento per la concessione di contributi a favore di enti ed organizzazioni della minoranza linguistica slovena.

«Per il provvedimento si tratta del secondo passaggio preliminare in Giunta - osserva Torrenti, sottolineando l'importanza di questo strumento operativo, - dopo il vaglio della Commissione consultiva della minoranza slovena, la quale ha suggerito modifiche ed integrazioni che si sono sommate alle variazioni dovute all'assestamento di bilancio dello scorso agosto». Il regolamento disciplina i procedimenti per la concessione e l'erogazione dei contributi assegnati ogni anno dallo Stato in base alla Legge 38/2001, risorse che confluiscono nell'apposito fondo istituito in sede di bilancio regionale.  Gianni Torrenti 2

Quattro sono le linee di intervento indicate. Di queste, la prima fa riferimento agli enti primari (21 in tutta la regione, inclusi il teatro, la biblioteca, le scuole di musica, le case editrici ed altro) mentre la seconda riguarda gli organismi di carattere associativo o federativo e va a sostegno dei programmi di attività degli enti e delle organizzazione minori. Le ultime due supportano infine gli enti e le organizzazioni minori che operano ai fini educativi e di scambio culturale (con contributi che vanno dai 10 ai 30 mila euro), oppure per la realizzazione di iniziative mirate alla valorizzazione della lingua e del patrimonio storico e culturale (con contributi che vanno da un minimo di 10 mila ad un massimo di 25 mila euro). Per Torrenti si tratta di «un passo importante, effettuato nell'ambito del processo di riforma avviato nel 2014 nel rispetto delle normative comunitarie».

«Un atto costruttivo ed in linea - conclude l'assessore - con gli obiettivi che la Giunta si è data in tema di tutela e sviluppo delle minoranze, un mix di diversità che costituisce uno dei patrimoni più importanti della nostra regione».

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