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Cronaca

Disabilità, convegno a Trieste sulla nuova norma "Dopo di noi"

L'incontro dibattito è stato l'occasione per far conoscere il nuovo strumento giuridico varato in sede nazionale il 24 giugno scorso, la famosa e tanto attesa legge del Dopodinoi

Convegno organizzato alla Stazione Marittima da Banca Generali e Consulta delle Associazioni dei Disabili e delle loro Famiglie del Friuli Venezia Giulia. L’incontro dibattito è stato l’occasione per far conoscere il nuovo strumento giuridico varato in sede nazionale il 24 giugno scorso, la famosa e tanto attesa legge del Dopodinoi, per tutelare le persone con disabilità che restano sole dopo la scomparsa di famigliari e parenti. Il testo prevede dieci articoli di legge che comprendono detrazioni dalle polizze, un fondo per l’assistenza ed il sostegno di chi risulti privo di aiuti da parte della famiglia, compartecipato dalle Regioni, enti locali e terzo settore, oltre ad agevolazioni di carattere fiscale.

Per la prima volta nel nostro Paese si parla di Trust, che permette al genitore o famigliare di lasciare i propri beni in gestione ad un soggetto, non soltanto persona fisica, che li amministrerà da quando loro non saranno più in grado di farlo. A Trieste, si sono confrontati sui vari aspetti della nuova norma, chi si occupa della gestione dei servizi fiduciari, l’avvocato milanese Antonella Giorgi Generis, il giudice tutelare, Paolo Vascotto, Vincenzo Zoccano in qualità di Presidente della Consulta Disabili del FVG, Riego Rismondo Consulente finanziario di Banca Generali e Luigi Leonardi, Dirigente dei Servizi e Politiche Sociali del Comune triestino. Hanno portato i loro saluti, il Responsabile di Banca Generali della sede Triestina, Sergio Gregori e l’Assessore comunale alle Politiche Sociali, Carlo Grilli.

Numerose sono state le domande del folto pubblico accorso, per avere chiarimenti e delucidazioni sui nuovi strumenti in via di perfezionamento, in attesa che anche gli enti locali, Regione in primis, varino il regolamento attuativo.

Zoccano ha auspicato proprio in tale prospettiva: «La necessità che tutti facciano sistema perché il territorio ha diverse necessità e peculiarità, così difformi da non poter pensare a soluzioni pedisseque: un copia/incolla della norma nazionale, senza tenere in giusto conto le diverse esigenze di un mondo immensamente variegato come quello della Disabilità, porterebbe soltanto ulteriori complicanze e a vanificare tutto ciò che la nuova norma promette di portare a vantaggio delle persone con disabilità».

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