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Il Coordinamento per la difesa della Sanità pubblica

Sanità: in 400 alla prima assemblea contro l'atto aziendale Asugi

L'incontro organizzato dal Coordinamento per la Difesa della Sanità Pubblica di Trieste, nato dopo la mobilitazione dei sindacati pensionati di Trieste. Sincovich: "L'atto depotenzia i distretti sanitari"

Circa 400 persone hanno partecipato alla prima assemblea cittadina del Coordinamento per la Difesa della Sanità Pubblica di Trieste, nato a seguito della mobilitazione dei sindacati pensionati del capoluogo giuliano e che si è sviluppato dal costante confronto tra Spi Cgil Trieste e le parti sociali. L'incontro, al teatro Miela, ha visto anche un’ampia rappresentanza delle forze politiche di opposizione (M5S, Pd e At), così come di oltre 110 associazioni locali attive in ambito sanitario, sociale e culturale. Alla discussione, moderata dal giornalista Cristiano Degano, sono intervenuti i consiglieri regionali Ussai e Cosolini, e i consiglieri comunali Laterza, Nicolini, Russo, Richetti, Altin. Presenti anche esponenti di Rifondazione Comunista, Italia Viva e Movimento 3 V.

Nell'assemblea sono state elaborate le richieste, riassunte in dieci punti (in allegato), elaborate a seguito di un’attenta analisi della proposta di nuovo atto aziendale di Asugi. Le rivendicazioni sono state sottoscritte da 10mila firme raccolte in poco meno di tre mesi e indirizzate al Presidente della Regione Massimiliano Fedriga, da cui ci si aspetta una convocazione

I timori del Coordinamento sono legati "alle forti modifiche dell’organizzazione dei servizi sanitari territoriali, che ha come conseguenza il depotenziamento e la modifica del ruolo dei Distretti Sanitari. L’atto aziendale di Asugi non contiene un quadro normativo chiaro e utile all’applicazione della programmazione sanitaria nazionale e del Pnrr in particolare".

A nome del Coordinamento Adriano Sincovich, Segretario SPI CGIL Trieste,intravede “un percorso di depotenziamento e profonda modifica che l’attuale dirigenza intende operare nei confronti di un modello di assoluta eccellenza a livello nazionale, che dovrebbe essere difeso e non smantellato. Il Coordinamento esprime nel merito e nel metodo la contrarietà alla proposta di modifica, l’assemblea di oggi evidenzia una forte richiesta di confronto basato sulle reali necessità di chi nella Sanità lavora ogni giorno, e soprattutto di chi ogni giorno ne usufruisce”.

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